La carruba è un legume atipico poiché contiene in prevalenza carboidrati.
Ha un sapore dolciastro che ricorda un po' quello del cioccolato, per cui può soddisfare la voglia di dolce, senza esagerare con le calorie e i grassi. In commercio infatti si trovano barrette dietetiche che utilizzano la carruba come sostituto del cioccolato.
È molto pratica da portarsi dietro, perché non sporca, non bagna e non fa odori particolari.
Richiede una lunga masticazione, il che contribuisce ad aumentare il suo indice di sazietà.
Occorre fare molta attenzione ai semi perché sono molto duri e potrebbero danneggiare i denti. Questa caratteristica allunga ulteriormente il tempo necessario per mangiarla e quindi aumenta l'indice di sazietà.
L'albero di carrubo è un sempreverde dalle chioma fondosa. Perchè fruttiferi occorrono molti anni, mentre per danneggiare la pianta basta poco, per questo appartiene alle specie protette.
L'albero produce frutti (le carrube appunto) simili al bacello del fagiolo, ma di dimensioni maggiori.
Una volta giunto a maturazione il frutto diventa di colore marrone ed è pronto per essere consumato.
Dagli anni 80 anche l'industria alimentare si è interessata della carruba da cui utilizza la polpa per ricavare il "carcao", che è un succedaneo del cacao a basso contenuto di grassi, il "semolato", che è la farina di carrube e si ottiene facendo essicare la polpa e poi tritandola e i semi, da cui ricava una gomma addensante che viene utilizzata in pasticceria. In commercio potete quindi trovare biscotti, sciroppi, basi per il gelato, barrette dietetiche e creme spalmabili a base di polpa di carruba, o farina di semi.
Alcune aziende (principalmente siciliane) hanno deciso di sfruttare questa risorsa producendo prodotti a base di carruba. Se invece riuscite a trovare la farina, allora potete sbizzarrirvi nella produzione di creme e torte, usandola al posto del cacao in polvere.
La carruba è uno dei "frutti dimenticati", e come tale è molto difficile reperirla in commercio, a meno di non abitare in luoghi dove cresce spontaneamente. La si trova frequentemente sui banchi della frutta secca e candita alle sagre di paese, ma incredibilemente ha un costo proibitivo. Altrimenti è possibile trovarla a buon mercato nei negozi specializzati in sementi e frutta secca.
Cercate di acquistarla abbastanza fresca, poiché dopo qualche settimana di conservazione non perfetta la polpa diventa secca e quasi immangiabile. La polpa deve essere dura e densa, ma comunque abbastanza morbida.
Le carrube vengono facilmente attaccate da alcune larve di insetti: quelle che sono state "visitate" dalle larve presentano piccoli fori ben visibili sulla polpa. Non occorre scartarle: basta eliminare la zona intorno al foro e mangiare il resto.
Le carrube si conservano bene in luogo asciutto e fresco, dentro un sacchetto di plastica ben chiuso, anche per diverse settimane. L'importante è non lasciarle all'aria, altrimenti si seccano peggiorando notevolmente le loro caratteristiche organolettiche.
Le carrube hanno una quantità di calorie molto superiore a quella degli altri frutti, non perché contengano grassi (come l'avocado, per esempio), ma perché contengono molta meno acqua, e quindi i carboidrati che contengono sono molto concentrati (come avviene per le castagne, non a caso hanno valori nutrizionali molto simili).
Calorie e valori nutrizionali della carruba
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