Il Cedro o Citrus medica, della famiglia delle Rutacee, è una pianta molto antica che si si ritiene sia originario dell'India e della Birmania. Il cedro forma arbusti o piccoli alberi, alti fino a 8 metri, con rami spinosi e irregolari.
Le cultivar del cedro sono divise in due gruppi: i cedri acidi, con fiori e germogli rosso-violocei; e i cedri dolci, con fiori bianchi.
Tra i cedri acidi, la Diamante coltivata in Calabria, la Etrog e la Mano di Budda (con frutti ornamentali privi di polpa); tra i cedri dolci, la Corsican e la Salò.
Vi sono poi i limoni cedrati, degli ibridi fra limoni e cedri, che producono frutti simili al cedro per pezzatura e spessore della polpa, mentre la pianta è più simile al limone, meno esigente e più resistente alle basse temperature.
La cedrina (Citrus medica citrea gibocarpa) è una varietà di cedro usata solo per la produzione dell'essenza, che si estrae dalle foglie. Si tratta di una sostanza dal forte odore di cedro, composta essenzialmente da limonina e citrale, le due essenze tipiche del cedro.
Il cedro mano di Buddha si presenta in tutti i cedri come un'anomalia, che non può essere "guidata", anche se sarebbe interessante dal punto di vista commerciale perché produce frutti senza polpa, che dal punto di vista commerciale è la parte meno interessante.
Il cedro può essere consumato crudo, da solo o in insalata, se fresco e di buona qualità, quando la polpa risulta non spugnosa e masticabile, non troppo tenace, altrimenti si può utilizzare solo per la canditura. I canditi di cedro vengono utilizzati soprattutto in pasticceria per confezionare dolci molto famosi come il panettone, la pastiera napoletana, il panforte, la torta di riso, i cannoli siciliani o il certosino bolognese.
La parte interessante dal punto di vista alimentare è la scorza, spessa, bianca e dolce nelle varietà migliori, mentre la polpa è acida e molto simile al limone.
Il cedro è impiegato nella ricetta di una famosa bibita analcolica italiana, la cedrata.
Il Consorzio del Cedro di Calabria ha avviato le pratiche per ottenere il riconoscimento DOP, attualmente (giugno 2017) non è ancora andata a buon fine.
L'arca del gusto di Slow Food ha, invece, promosso il presidio del cedro liscio di Diamante, nella zona che va da Tortona a Cetraro, in provincia di Cosenza. Questi cedri sono molto grandi, arrivano a pesare 1 kg, e maturano nel periodo che va da ottobre a dicembre.
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