Le fave da orto sono i semi di una pianta a fusto eretto, Vicia fava, che cresce in tutto il bacino del Mediterraneo. Sono contenute in un bacello lineare lungo fino a 25 cm, se fresche sono di colore verde, se secche, invece, di colore bruno e molto dure.
Le fave si trovano in commercio sia fresche che secche: quelle secche possono essere private del tegumento (la pelle) e allora sono bianche o giallo paglierino molto chiaro.
Le fave fresche si mangiano così come sono, o accompagnate da pane e cipolle, salumi e formaggi, come contorno o anche insieme a minestre di verdure. Un tipico abbinamento del Centro Italia è fave, lonza e pecorino.
Le fave fresche possono anche essere arrostite dopo essere state incise, come si fa con le caldarroste.
Le fave secche private del tegumento vengono bollite senza ammollo preventivo e rammolliscono fino a diventare un purè, si consumano solitamente con verdure amarognole come la cicoria.
Le fave secche con il guscio vanno cotte dopo un ammollo di parecchie ore, come per i fagioli e i ceci, e poi usate per realizzare zuppe o vellutate.
Questo alimenti è stato per secoli il cibo dei poveri, ed era considerato da molti un alimento tossico, sia fresca che secca. Questa credenza non è del tutto infondata: in alcuni soggetti predisposti causa una malattia molto grave detta favismo o anemia emolitica.
Calorie e valori nutrizionali delle fave fresche
Calorie e valori nutrizionali delle fave secche
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Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
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