L'infarto intestinale, o ischemia intestinale, è una grave condizione caratterizzata da una necrosi che colpisce una parte dell'intestino. Si verifica quando il flusso di sangue che arriva all'intestino diminuisce a causa di una occlusione, solitamente dell'arteria principale che irrora l'apparato gastrointestinale. L'infarto può colpire qualsiasi parte dell'intestino, dal piccolo al grande. La patologia causa dolore, danneggia i tessuti intestinali e in certi casi può portare alla morte. È fondamentale riconoscere i sintomi precoci e chiedere immediatamente assistenza medica, i sintomi possono apparire improvvisamente (acuti) o gradualmente (cronici).
L'infarto intestinale si verifica quando il flusso sanguigno delle arterie principali, che forniscono sangue all'intestino, rallenta o si blocca. Tale condizione ha molte potenziali cause, tra cui l'occlusione di un'arteria causata da un coagulo di sangue o un restringimento di un'arteria a causa di accumulo di depositi grassi, come il colesterolo. I blocchi possono anche verificarsi nelle vene, ma sono meno comuni. Qualunque sia la causa, il flusso di sangue che dovrebbe irrorare l'intestino, non porta abbastanza sangue ossigenato alle cellule, provocando indebolimento e morte cellulare. Se non trattata, l'ischemia intestinale può essere fatale. L'infarto può essere suddiviso in tre categorie in base a quale parte di intestino colpisce:
I fattori che possono aumentare il rischio di infarto intestinale includono:
I segni e i sintomi dell'infarto intestinale includono tipicamente:
Le complicanze legate all'ischemia intestinale possono comprendere:
Se si ha il sospetto di soffrire di infarto intestinale di possono eseguire differenti test diagnostici, tra cui:
Il trattamento dell'ischemia intestinale comporta il ripristino di una sufficiente quantità di sangue che scorre verso il tratto digestivo. Le opzioni variano a seconda della causa e della gravità della condizione.
In alcuni casi, come per esempio se si soffre di un disturbo della coagulazione, la persona dovrà assumere farmaci anticoagulanti per molto tempo, se non per tutta la vita. Gli anticoagulanti infatti aiutano a prevenire la formazione di coaguli nelle arterie.
Nel prediabete i livelli di glucosio nel sangue sono troppo elevati per essere considerati nella norma ma non tanto da essere classificati come diabete.
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Nel processo di cura, l'insieme delle azioni che partono dalla diagnosi fino ad arrivare alla scelta del trattamento, la qualità della relazione tra medico e paziente è fondamentale.
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