Con il nome di bromelaina, o bromelina, si indica un estratto dell'ananas che contiene una serie di enzimi proteolitici. Queste sostanze hanno la particolare proprietà di espletare la loro funzione non solo nel tratto digerente, ma grazie a trasportatori che la riversano nel torrente circolatorio, agiscono anche negli organi interni.
La bromelina viene utilizzata per moltissimi disturbi, anche se nessuno dei suoi presunti benefici è ancora stato dimostrato da studi con una certa consistenza.
La bromelina viene usata come antinfiammatorio e antidolorifico, per facilitare la digestione, per contrastare la febbre da fieno, per la colite ulcerosa, l'edema polmonare, come anticoagulante, per facilitare lo smaltimento del grasso in eccesso ed è stata anche proposta come sostanza antitumorale.
La bromelina è stata anche studiata per i suoi effetti sui muscoli, per prevenire l'insorgenza del dolore muscolare dopo l'esercizio fisico intenso (in famosi DOMS), con risultati deludenti.
L'unico campo nel quale, allo stato attuale degli studi, sembra che la bomelina possa dare qualche beneficio, è quello della cura dell'artrosi. Un prodotto che combina bromelina con tripsina (un altro enzima digestivo) e rutina (sostanza contenuta nel grano saraceno) sembra infatti in grado di ridurre il dolore e migliorare la funzionalità del ginocchio nei soggetti affetti da artrosi.
Per gli altri usi elencati, attualmente non c'è evidenza scientifica sufficiente per determinare se la bromelina sia o meno efficace.
La bromelina sembra essere un integratore abbastanza sicuro, per la maggior parte delle persone, se assunta in quantità appropriate. Può causare alcuni effetti collaterali di lieve entità, come la diarrea e altri disturbi intestinali.
La bromelina può causare reazioni allergiche, soprattutto nelle persone che hanno altre allergie all'ananas e alle sostanze affini (papaina, sedano, carote, finocchio, frumento, allergie ad alcuni pollini...).
La bromelina può potenziare l'effetto dei farmaci anticoagulanti e antitrombotici (come l'aspirina), e di alcuni antibiotici.
Artrosi. Una combinazione specifica di bromelina, tripsina e rutina (Phlogenzym) potrebbe avere effetti simili ad un farmaco antinfiammatorio (il diclofenac).
Gravi ustioni. Ci sono alcune evidenze che l'uso di un prodotto derivato (Debridase) aiuti a rimuovere il tessuto morto in seguito alle ustioni.
Proprietà antinfiammatorie.
Migliora l'assorbimento degli antibiotici.
Prevenzione del cancro.
Per l'artrosi è stato utilizzato un prodotto (Phlogenzym), che contiene: 100 mg di rutina, 48 mg di tripsina, e 90 mg di bromelina, somministrato nella misura di 2 compresse 3 volte al giorno.
Negli altri casi si va da 200 a 2000 mg al giorno. Il range è così elevato perché in realtà l'efficacia della bromelina è legata non tanto alla quantità, ma alle "unità attive", cioè la capacità dell'enzima di digerire una quantità prefissata di proteine. I dosaggi abituali sono espressi in milk clotting units (MCU), o gelatin dissolving units (GDU). Riferendosi a queste ultime, i dosaggi variano da 500 a 2000 GDU.
La bromelina è molto famosa perché ritenuta una sostanza dimagrante, e in effetti a dosi elevate ha potere anoressante, ma gli effetti collaterali non la rendono una sostanza interessante per questo scopo. Mangiare ananas è assolutamente inutile da questo punto di vista, perché la quantità di bromelina assunta sarebbe insufficiente.
Per gli altri utilizzi, la bromelina va considerata un farmaco a tutti gli effetti, e quindi va assunta solo sotto controllo medico, fermo restando il fatto che i potenziali benefici necessitano di ulteriori studi per essere dimostrati.
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