La zuppa inglese è un dolce al cucchiaio presente in diversi paesi in molte varianti. In Italia appare nell'800, in Emilia, nella zona di Bologna e Ferrara, da dove si diffonde in tutta Italia anche se non ha mai avuto il successo di altri dolci, come il tiramisù, onnipresente nei menù della maggioranza dei ristoranti italiani.
L'origine della zuppa inglese non è certa: le fonti più accreditate fanno risalire la zuppa inglese all'epoca elisabettiana, come "figlia" del trifle, un dolce preparato molto probabilmente con gli scarti dei ricchi banchetti dell'epoca, fatto con pan di spagna imbevuto in un alcolico, crema e frutta fresca o marmellata. Questa tesi è avvalorata dai frequenti scambi commerciali tra la gli estensi e l'Inghilterra, inoltre due ingredienti fondamentali della zuppa inglese cioè l'Alchermes (il cui nome deriva dal colorante che lo rende rosso, la cocciniglia, importata dagli arabi e chiamata al quermez in lingua araba) e il Rosolio (infuso di fiori) sono entrambi liquori di origine medioevale.
La zuppa inglese era originalmente composta da una base di pasta lievitata intrisa di vino dolce, arricchita di pezzetti di frutta, o frutti di bosco, e coperta da crema pasticciera.
Attualmente è stato aggiunto il cioccolato e nelle versioni più classiche della zuppa inglese manca completamente la frutta. Per comodità, al posto del pan di Spagna sono comparsi i biscotti savoiardi, che rendono la zuppa inglese un dolce molto simile al Tiramisù. Anche l'Artusi, nella sua ricetta della zuppa inglese, propone la variante con i Savoiardi.
La zuppa inglese è un dolce che ben si presta ad essere alleggerito, in quanto composto da crema, crema al cioccolato e biscotti imbevuti di liquore, tutte basi abbastanza ipocaloriche in partenza e quindi facilmente modificabili al fine di portare l'insieme a 150 kcal per 100 g, il vincolo calorico dei dolci al cucchiaio Sì.
Come accennato in precedenza, la zuppa inglese ha moltissime varianti, e quindi non esiste una ricetta universale... Di seguito riportiamo una delle più classiche versioni, con i savoiardi imbevuti nell'alchermes, la crema pasticcera e la crema al cioccolato.
Autore: Andrea Tibaldi
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Per il pan di Spagna rimandiamo alla nostra ricetta (con videoricetta).
Per la crema: scaldare il latte in una casseruola con la vaniglia e la scorza di limone, quando arriva quasi all'ebollizione spegnere, coprire e attendere 5 minuti. Nel frattempo, mescolare zucchero, tuorli e maizena in una ciotola capiente, aggiungere un mestolo di latte preso dalla casseruola per agevolare l'operazione. Filtrare con un colino tutto il latte e versarlo dentro al composto nella ciotola, mescolare bene con una frusta. Lavare la casseruola, rimettervi il composto, cuocere a fuoco medio mescolando in continuazione con la frusta finché non inizia ad addensare, a questo punto mescolare con molto vigore, spegnere e continuare a mescolare per 30 secondi. Versare in una ciotola la metà della crema e unire il cioccolato, lavorare con la frusta fino a farlo sciogliere completamente.
Montaggio del dolce: foderare una ciotola di 20 cm di diametro con la pellicola, versare l'alchermes e il rum in una ciotola, aggiungere 50 g di acqua e mescolare. Immergere i savoiardi nella bagna, disporli sul fondo e sui bordi della ciotola, versare la crema al cioccolato, disporre uno strato di savoiardi sulla crema, versare la crema gialla e finire con l'ultimo strato di savoiardi. Mettere in frigorifero per qualche ora, quindi sformare su un piatto di portata e rimuovere la pellicola.
Spolverare la superficie con cacao amaro.
Energia |
374 kcal - 1563 KJoule |
|
7 g |
||
Proteine |
10 g - 11% |
|
Carboidrati |
47 g - 51% |
|
Grassi |
15 g - 38% |
|
di cui |
|
|
saturi |
5.0 g |
|
monoinsaturi |
3.4 g |
|
polinsaturi |
1.4 g |
|
Fibre |
0 g |
|
Colesterolo |
366 mg |
|
Sodio |
12 mg |
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