Il cuoppo napoletano, impossibile resistergli, è un cono di fritti misti da passeggio, il principe dello street food partenopeo, ripieno di ogni ben di dio. Il cuoppo in sé è un cono di carta paglia assorbente, la classica carta gialla da fritto, e quello che c'è dentro può cambiare di volta in volta in base ai gusti del cliente o del cuoco. Il cuoppo napoletano viene servito sia nei ristoranti, sia nelle pizzerie, sia dai chioschetti o dai venditori ambulanti, praticamente in ogni angolo di Napoli si può trovare un cuoppo, sia di giorno che di notte! In particolare recentemente stanno nascendo come funghi tante piccole botteghe, friggitorie che si fanno chiamare cuopperie specializzate proprio nella preparazione di fritti, cuoppi e cuoppetielli (la versione più piccola).
L'attore Totò ha reso celebre il cuoppo con la frase "Miss mia cara Miss, nu’ cuoppo allesse io divento per te", nella canzone del film "Totò a Parigi" del 1958 (qui il video), volendo indicare che di fronte alla donna da lui amata diventava un cuoppo lesso, bollito, ossia un uomo ammaliato e remissivo.
Di fondo i tipi di cuoppo possono essere 3: di mare (di pesce), di terra (di carne e verdure) e dolce. Vediamoli nel dettaglio.
Si chiama così perché ha il pesce tra i suoi ingredienti. A Napoli, in realtà, non lo considerano il vero cuoppo, perchè solitamente i napoletani preferiscono mangiare un fritto di paranza seduti al tavolo, piuttosto che a passeggio, ma nelle nuove friggitorie si può scegliere anche un cuoppo di mare con alici fritte, oppure baccalà fritto, o gamberi e calamari o ancora chele di granchio o polpettine di pesce. Magari in abbinamento a delle patatine fritte.
Quando le si trovano, vanno provate le zeppoline di pasta cresciuta con alghe!
Ecco il vero e proprio cuoppo! Questo cartoccio di fritto contiene solitamente: tocchetti di melanzane e zucchine fritti, triangolini di polenta fritta, palline di riso (dei mini arancini), panzerottini (che a Napoli sono le crocchette di patate) e zeppole di pasta cresciuta (impasto di pane lievitato e fritto).
In alcuni casi si possono trovare anche i fiori di zucca ripieni (fiorilli imbottiti), i carciofi fritti in pastella, le mozzarelline fritte, pezzetti di mozzarella in carrozza, le crocchette di pollo o le polpettine di carne. Esistono anche cuoppi più moderni, come quello con salsiccia o wurstel e patatine fritte, che però poco hanno a che fare con la tradizione.
Non poteva mancare la versione dolce del cuoppo, ossia le zeppoline fritte, chiamate anche graffette, composte da farina, acqua e lievito, fritte e poi zuccherate in superficie e a volte ricoperte di cioccolata. Anche la versione dolce, come quella di mare, del cuoppo è più un'invenzione moderna delle friggitorie piuttosto che un piatto davvero tradizionale.
Tra i numerosi strumenti essenziali per un ristorante, la friggitrice professionale gioca un ruolo fondamentale.
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