Il ferro è un minerale molto importante per l'organismo. Svolge molteplici funzioni: fa parte di alcuni enzimi e neurotrasmettitori, è fondamentale per il funzionamento del sistema immunitario e per la formazione del collagene. Ma la sua funzione principale riguarda il sistema di trasporto dell'ossigeno: il ferro è infatti il costituente fondamentale dell'emoglobina (contenuta nei globuli rossi) e della mioglobina (contenuta nelle cellule muscolari), le sostanze in grado di trasportare l'ossigeno e rifornire tutti i tessuti del corpo umano.
Gli integratori di ferro vengono utilizzati principalmente per combattere le carenze, che causano la cosiddetta anemia sideropenica (causata da carenza di ferro). In questa patologia i globuli rossi non riescono a trasportare una quantità di ossigeno sufficiente ai tessuti a causa della carenza di ferro.
Il ferro è stato studiato anche come integratore per migliorare le prestazioni atletiche, curare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, le afte, la malattia di Crohn, la depressione, e l'infertilità femminile.
In natura, il ferro è contenuto soprattutto nella carne (e in particolare nel fegato), è contenuto anche in molti vegetali (come i fagioli), ma il ferro non eme contenuto nei vegetali è assorbito solo per il 2-10%, mentre quello eme contenuto nei cibi animali fino al 35%.
Gli effetti indesiderati più comuni degli integratori di ferro sono i disturbi gastrointestinali.
Un eccesso di ferro è abbastanza pericoloso per l'organismo: un sovradosaggio può portare a disturbi intestinali nelle fasi iniziali, che poi tendono a scomparire in un secondo momento, per poi ricomparire insieme ad altri sintomi più gravi come l'edema polmonare, lo shock, l'acidosi, la necrosi epatica, l'ipoglicemia e altri.
La dose tossica fortunatamente è molto più elevata rispetto ai dosaggi utilizzati normalmente nell'integrazione: per gli adulti è di 180 mg per kg di peso corporeo, nei bambini è molto più bassa (30 mg/kg).
L'integrazione di ferro è sconsigliata per chi ha problemi al fegato, problemi intestinali e gastrici (ulcera gastrica, rettocolite ulcerosa, ecc.), problemi renali, patologie autoimmuni.
Anemia causata da malattie croniche. Molte malattie possono causare anemia: il cancro, problemi renali, problemi cardiaci, ecc. L'integrazione di ferro insieme ad altri farmaci (eritropoietina, Epogen, Procrit) in genere risolve questo tipo di anemie.
Carenza di ferro. L'assunzione di integratori di ferro è efficace per il trattamento e la prevenzione delle anemie causate da carenza di ferro.
Problemi di apprendimento nei bambini. I bambini con livelli bassi di ferro potrebbero avere problemi di apprendimento, contrastabili con l'assunzione di un integratore di ferro.
Insufficienza cardiaca. Molti soggetti con insufficienza cardiaca (fino al 20%) hanno bassi livelli di ferro nell'organismo. Alcuni studi hanno dimostrato che una integrazione di ferro per via endovenosa può migliorare la condizione di questi pazienti, ma non è ancora noto se gli stessi benefici si possono ottenere con una integrazione orale.
Tosse causata da ACE-inibitori. I farmaci per l'ipertensione ACE-inibitori possono a volte causare tosse come effetto collaterale. Alcuni studi hanno dimostrato che l'assunzione di un integratore di ferro potrebbe ridurre o prevenire questo effetto collaterale.
L'integrazione di ferrova sempre valutata con l'aiuto del medico, che decide anche le quantità da assumere.
In genere per la carenza di ferro degli adulti si consigliano 50-100 mg di ferro elementare da assumere tre volte al giorno.
Per il trattamento dei bambini affetti da anemia causata da sideropenia la dose è di 4-6 mg per kg di peso corporeo al giorno, suddivisi in tre dosi.
In genere 2-3 mesi di trattamento bastano per risolvere l'anemia, tuttavia potrebbero non essere sufficienti per ripristinare le scorte di ferro, per questo solitamente si prosegue il trattamento per un totale di 6 mesi circa.
L'American Academy of Pediatrics raccomanda l'utilizzo di integratori di ferro per alcuni gruppi di bambini a rischio.
Gli studi sugli adolescenti sideropenici, atti a per migliorare l'apprendimento e la capacità di pensiero, hanno utilizzato 650 mg di solfato ferroso due volte al giorno; per la tosse causata da ACE inibitori 250 mg di solfato ferroso al giorno.
Gli integratori di ferro contengono una quantità di ferro elementare diversa, a seconda del tipo:
Il cibo diminuisce la quantità di ferro assorbita e quindi, in assenza di problemi intestinali, l'assunzione degli integratori di ferro andrebbe effettuata a stomaco vuoto.
L'integrazione di ferro deve sempre essere prescritta dal medico e va effettuata solo in caso di carenza accertata o per prevenire una potenziale carenza nei soggetti che hanno problemi di salute particolari, o che seguono diete povere di ferro (come i vegetariani).
Ferric carboxymaltose in patients with heart failure and iron deficiency
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Dietary determinants of iron stores in a free-living elderly population: The Framingham Heart Study
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