La pizza all'ananas, o pizza hawaiana o hawaiian pizza dall'inglese, è un tipo di pizza che ha la sua origine negli anni Sessanta. La sua invenzione è stata, infatti, rivendicata in tempi relativamente recenti, precisamente nel 2010, da parte di un cuoco greco, Sam Panopoulos. L'uomo, morto nel 2017 all'età di 83 anni, si era trasferito in Canada all'età di 20 anni e, nei primi anni della sua attività culinaria, aveva ideato la pizza all'ananas dopo una serie di esperimenti. L'idea era partita dalla certezza che la gente avrebbe amato il suo sapore dolce.
La prima volta che venne preparata la pizza hawaiana era il 1962 e il ristorante in cui fu servita si chiamava "The Satellite", in Ontario. La prima ricetta era molto semplice: pizza margherita, ananas sciroppata e prosciutto cotto. In quel periodo in realtà la pizza all'ananas non ebbe un grande successo tra i canadesi, ma si diffuse e divenne molto apprezzata negli Stati Uniti. La verità è che la pizza stessa, in qualsiasi variante, era pressoché sconosciuta in Canada e Panopoulos colse l'occasione al volo per proporla in una versione particolare.
Molte persone pensano che l'ispirazione per questa pizza derivi dal toast Hawaii, un tipo di toast che viene servito con prosciutto, formaggio e ananas e che fu ideato nel 1955 dallo chef tedesco Clemens Wilmenrod. In realtà, lo stesso inventore della pizza all'ananas, Panopoulos, negò questa associazione.
Come per tutti i piatti, vi sono pareri discordanti riguardanti il gusto e la gradevolezza di questo tipo di pizza.
Sono molti quelli che non la gradiscono e non ne fanno mistero, come il presidente islandese Guoni Johannesson, che nel 2017 aveva definito questa pizza "la madre di tutte le barbarie culinarie". Aveva espresso scherzosamente il suo disappunto lanciando l'ipotesi di rendere illegale questo piatto. La battuta ironica del presidente islandese era proprio in risposta ad un gruppo di alunni, che al politico in visita avevano detto come la pizza all'ananas fosse il loro piatto preferito.
La battuta ironica dell'islandese aveva rinnovato sul web la diatriba tra i sostenitori di questo piatto e chi invece lo ritiene inaccettabile.
Ciò che però è interessante osservare è come la pizza sia diventata non solo parte della cultura italiana, ma è piatto usuale anche di molti altri paesi, in cui viene reinventato e modificato, assecondando anche i gusti e le abitudini della popolazione. Basti pensare che esiste la pizza farcita con zampone, zucca, curry, banane e addirittura al kiwi.
Uno dei pizzaioli migliori al mondo, l'italiano Franco Pepe, ha proposto la sua versione della pizza all'ananas, presentando la ricetta al congresso "Identità Golose" del 2019. Pepe, commentando la sua proposta, disse che non si trattava di una provocazione, ma bensì di "una riflessione" in quanto "simbolo di una filosofia" nuova culinaria che porta a lavorare su qualsiasi ingrediente, per "costruire una memoria nuova", nella speranza di una nuova tradizione.
In verità, restano ancora molti i pizzaioli, sopratutto a Napoli, che la pizza con l'ananas non la farebbero mai e non la fanno nemmeno su richiesta del cliente. I pareri sono quindi estremamente soggettivi.
Fare la pizza hawaiana è possibile anche a livello casalingo. Una volta fatto l'impasto della pizza, sarà sufficiente farcirla con salsa di pomodoro, mozzarella tagliata a cubetti e prosciutto cotto tagliato a listarelle. Dopo aver messo un filo d'olio, bisogna metterla in forno per circa 20 minuti alla massima temperatura.
Sarà l'uscita dal forno il momento giusto per aggiungere l'ingrediente tanto discusso: l'ananas sciroppata, tagliata a dadini, a cui si aggiungerà basilico fresco e, se gradito, peperone crudo tagliato a listarelle e olive nere denocciolate. A quel punto non resta altro che assaggiare.
Se si volesse gustare la pizza all'ananas fuori casa, ora è possibile anche in Italia, in quanto alcuni locali la propongono. La maggiore diffusione di questo piatto è, però, in America, ma si trova facilmente anche in Portogallo e in altri paesi.
Con la sua ricetta della pizza all'ananas, Franco Pepe ha vinto il premio di "piatto dell'anno" nel 2019 al congresso "Identità Golose". Il nome che ha dato al suo piatto è "Anascosta". Si ricorda che Franco Pepe vinse lo stesso premio anche nel 2017 ed è considerato il pizzaiolo migliore al mondo.
Franco Pepe dice il problema del cattivo gusto della classica ricetta della pizza all'ananas è negli ingredienti che si utilizzano. Il pomodoro, in aggiunta all'ananas, crea un eccesso di acidità nel gusto e rende quindi meno appetibile il piatto. Inoltre, l'uso dell'ananas nella forma sciroppata, ricca quindi di zuccheri, crea un sapore troppo dolce se accostato al prosciutto cotto, già dolce di per sé.
Franco Pepe ha quindi scelto di riformulare le materie prime utilizzate, andando a scegliere l'ananas fresca, non calda e non sciroppata. Questo esalta il naturale gusto del frutto e lo rende più appetibile e gradevole.
L'ananas l'ha poi abbinato con il prosciutto crudo San Daniele, che ha una giusta sapidità che controbilancia i sapori. Il frutto è stato avvolto con il prosciutto, creando una sorta di cono che viene fritto con l'aggiunta di Grana Padano DOP, con stagionatura 12 mesi. Il tocco finale è la polvere di liquirizia sopra la pizza. Questo accostamento di sapori crea un mix gradevole al palato, con una frittura leggera e non unta che presta attenzione anche al tipo di olio utilizzato.
Dal punto di vista nutrizionale, la pizza con ananas ha delle caratteristiche che dipendono dal tipo di ananas scelto. Quello della ricetta classica, quindi lo sciroppato, ha certamente più zuccheri, che vengono aggiunti già nella fase di preparazione. Sicuramente rispetto a quello fresco, l'ananas sciroppato, venduto spesso in scatole di latta, non conserva le stesse quantità di minerali di quello fresco.
Resta comunque il fatto che stiamo parlano di un piatto, la pizza, che non va consumato quotidianamente, ragione per cui la scelta della farcitura, a meno di patologie, non va ad inficiare un regime alimentare corretto e sano.
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