Il catarro, o espettorato, che è il suo termine più corretto, è una secrezione dalla consistenza vischiosa che viene prodotta dalle ghiandole presenti nella mucosa delle vie respiratorie, fra cui quelle presenti a livello della trachea, dei bronchi e dei seni para-nasali, nonchè anche dalla saliva.
Il catarro viene prodotto continuamente dal nostro organismo in una quantità che, in condizioni normali, si aggira dai 25 ai 100 ml al giorno.
La funzione del catarro è quella di rendere umide le vie respiratorie e intrappolare i microrganismi eventualmente presenti. Il catarro ha quindi un ruolo importante per il buon funzionamento delle vie respiratorie, che protegge da agenti esterni, virus e batteri in primis.
In seguito ad un'infezione, e a patologie dell'apparato respiratorio, si produce una quantità di espettorato superiore alla norma, arrivando anche a 500 ml al giorno. In questi casi, si usa più che il termine espettorato, quello di "catarro".
L'iperproduzione del catarro determina una riduzione della circolazione dell'aria nelle vie respiratorie, causando quindi la tosse. In altri casi, il catarro può non causare tosse ed essere deglutito.
Il catarro si produce, in particolare, in grandi quantità in seguito a patologie come la bronchite, la pertosse, il raffreddore e la tubercolosi. Anche nel caso di alcune allergie respiratorie si ha un aumento notevole della produzione dell'espettorato. Vi sono anche casi in cui è necessario sciogliere il catarro nelle orecchie, come quando si sviluppa l'otite catarrale.
Per sciogliere il catarro si usano sostanze di vario genere che hanno azione espettorante, mucolitica o mucoregolatrice. Queste formulazioni possono essere sia sotto forma di farmaci che di sostanze naturali, come nel caso di alcuni fitoterapici.
Viste che le patologie che causano il catarro hanno gravità molto diversa fra loro, è sempre bene consultare un medico prima di scegliere la terapia da intraprendere.
Diversi farmaci vengono usati per facilitare la rimozione del catarro, determinando quindi una maggiore circolazione dell'aria nelle vie respiratorie e, quindi, la scomparsa dei sintomi derivanti.
Fra questi farmaci, vi sono gli espettoranti e i mucolitici. I primi stimolano l'eliminazione del catarro dalle vie respiratorie. Fra i farmaci più noti con questa azione abbiamo la guaifenesina, principio attivo del noto Actigrip, ma presente anche nel Bronchenolo sedativo e fluidificante, e nel Vicks fluidificante.
I mucolitici, invece, aumentano la fluidità del catarro e di conseguenza rendono più agevole la sua eliminazione dal corpo. I meccanismi d'azione con cui agiscono sono diversi a seconda della molecola utilizzata. Quelli maggiormente usati vanno a rompere i legami all'interno della componente proteica del muco, aumentandone quindi la fluidità e favorendone l'eliminazione. Fra i principi attivi dei mucolitici abbiamo l'acetilcisteina, l'ambroxolo, la bromexina e la carbocisteina. La prima molecola è presente ad esempio nel Fluimucil mucolitico.
Un altro tipo di farmaci sono quelli mucoregolatori, che agiscono in modo diverso dai mucolitici; infatti essi influenzano direttamente l'attività delle cellule mucipare che producono il catarro. Questi farmaci fanno in modo che queste cellule vadano a produrre il muco con una consistenza più acquosa o meno vischiosa, talvolta con meno capacità di aderire alle pareti delle vie respiratorie. Questo, quindi, facilita l'espulsione del catarro. Fra questi principi attivi abbiamo l'ambroxolo, presente nel Fluibron, la bromexina del Bisolvon Linctus e la carbocisteina del Fluifort.
Le forme farmaceutiche per i farmaci per sciogliere il catarro sono diverse: sciroppi, compresse, soluzioni per aerosol. Il dosaggio e la tipologia di formulazione viene di solito decisa del medico a seconda delle necessità del paziente.
I farmaci per eliminare il catarro, come quelli per la tosse, hanno effetti collaterali, per lo più a carico dell'apparato digerente.
Nell'ambito della fitoterapia, alcune piante possono aiutare nell'eliminazione del catarro. Un esempio sono le radici di liquirizia, che hanno dei composti attivi in tal senso che sono, dal punto di vista chimico, saponine triterpeniche. Le radici di liquirizia hanno attività espettorante, emolliente e lenitiva per le vie respiratorie. Il loro uso prevalente è sotto forma di tisana da assumere per 2 volte al giorno.
Alcuni oli essenziali vengono usati per sciogliere il catarro, come ad esempio quelli di abete, eucalipto, pino e timo. In genere vengono assunti sotto forma di tisana, ma anche come capsule, compresse e aerosol. L'eucalipto in particolare viene usato da moltissimo tempo perchè sembra ridurre il catarro prodotto in modo eccessivo e avere anche un'azione lenitiva della tosse. Il metodo più usato per questo tipo di olio essenziale è quello in cui si mettono alcune gocce di quest'olio in un bagno caldo o in un diffusore e se ne aspirano i fumi. Talvolta l'eucalipto viene associato in questo tipo di assunzione anche al tea tree oil.
Altro rimedio molto usato, sopratutto in tempi recenti, è quello a base di bava di lumaca che sembra avere effetti fluidificanti ed espettoranti.
Altri rimedi naturali sono quelli a base di menta piperita, zenzero, timo e pepe, che hanno attività antimicrobica ma agiscono anche nell'eliminazione del catarro e nell'alleviare la tosse.
I rimedi naturali, come i farmaci, possono avere gli effetti collaterali più disparati, diversi a seconda del tipo utilizzato. Per questo motivo, prima del trattamento è sempre bene rivolgersi ad un medico.
Un rimedio naturale e molto usato per sciogliere il catarro ma anche per la tosse è il miele. Infatti, questo alimento ha azione calmante per la tosse e agisce anche contro il catarro. Inoltre, grazie all'attività antibatterica del miele, può aiutare a ridurre la tosse di origine batterica. Ricordiamo, però, che il miele non può essere utilizzato per i bambini al di sotto di un anno di vita perchè predisposti al botulismo infantile.
Un rimedio naturale semplice per ridurre la formazione del catarro e aiutare a scioglierlo è favorire l'umidità adeguata dell'aria, attraverso ad esempio umidificatori che rendano l'aria meno secca. Di conseguenza si avrà una maggior facilità nell'eliminazione del catarro e una minor comparsa di sintomi quali tosse e mal di gola.
Altro rimedio molto semplice è mantenere un'idratazione adeguata. Bere una sufficiente quantità di acqua è utile per assottigliare lo strato del muco nasale, aiutando a sciogliere il catarro e ad eliminarlo. Inoltre, in caso di tosse, bere una sufficiente quantità di acqua aiuta ad evitare la disidratazione del corpo.
Anche il fumo facilita la formazione del catarro: smettere di fumare è un buon modo per ridurne la formazione, così come per sciogliere il catarro formatosi dal fumo in modo eccessivo. Il fumo passivo ha gli stessi effetti. Il fumo, infatti, determina una maggior secchezza delle corde vocali e di conseguenza il corpo, per ristabilire l'umidità delle vie respiratorie, andrà a produrre una maggiore quantità di muco. Lo stesso effetto viene dato anche dai vapori di sostanze chimiche irritanti.
Inoltre, piuttosto che deglutire il catarro è sempre bene espellerlo, facendo attenzione a farlo con cautela e discrezione: ecco come sputare il catarro.
Dal punto di vista alimentare il consumo di frutta aiuta a ridurre i problemi di respirazione, grazie al suo apporto di fibre. Alcuni cibi possono invece facilitare la disidratazione, compromettendo l'eliminazione del muco. Fra questi abbiamo le bevande a base di alcol e caffeina.
Inoltre, i cibi che causano reflusso gastroesofageo determinano un aumento della produzione del muco se si soffre di questo disturbo. Evitare quindi caffè e tè a stomaco vuoto, nonchè anche cibi acidi come pomodoro e agrumi.
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