La granita siciliana è uno dei dolci tipici della cucina siciliana, spesso considerata la madre di tutte le granite diffusesi poi nel Meridione fino al Nord Italia.
La granita siciliana è molto diversa dalle altre granite perché il composto di acqua, zucchero e frutta viene ghiacciato lentamente e mai completamente, mescolando continuamente il composto in modo tale da formare una pappetta densa e cremosa che rappresenta la caratteristica peculiare della granita siciliana.
Viene preparata al limone, ma anche alle mandorle, alla fragola, al pistacchio o al caffè, e viene mangiata con il pane (oggi sostituito dalla brioche) soprattutto a colazione o come spuntino, e mai a fine pasto.
La granita, come il sorbetto, è composta da pochissimi, semplici ingredienti: acqua, zucchero, e l'ingrediente principale che può essere frutta nel caso della classica granita di frutta, latte di mandorla in quella altrettanto famosa, o da altri ingredienti come il caffè o il cioccolato.
A seconda della zona esistono numerosi varianti della granita siciliana, due chicche, inserite nell'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani, sono la granita ai gelsi neri e quella alla mandorla.
Ma si possono trovare anche la granita al fico d'India, la granita di gelsomino, la granita di cioccolato, la granita di pesca, di mandarino o di ananas.
La granita siciliana, come tutte le granite, ha le stesse calorie per 100 g del sorbetto, dunque stiamo parlando di una densità calorica pari a circa 150 kcal/hg. Ma questo vale solo per le granite alla frutta.
Quelle più golose, come la granita alla mandorla o quella al cioccolato, che contengono non solo zuccheri, ma anche grassi, possono arrivare a 200 kcal/hg.
Considerando che le porzioni, in Sicilia, sono sempre piuttosto abbondanti, stiamo parlando di una quantità di calorie che varia da 300 a 500, a seconda della porzione e del tipo di granita.
Molto probabilmente la ricetta della granita siciliana deriva dalla preparazione di una bevanda araba: lo sherbet, un succo di frutta aromatizzato con acqua di rose e poi ghiacciato, che i siciliani appresero durante l'epoca della colonizzazione araba dell'isola.
Tradizionalmente la granita siciliana si preparava usando la neve raccolta sull'Etna o sugli altri monti siciliani (Nebrodi, Peloritani o Iblei), stivandola nelle apposite niviere in pietra dentro grotte naturali per mantenere una temperatura fresca.
La neve così conservata si trasformava in ghiaccio e durante l'estate si andava a raccoglierla grattandola via dalla superficie delle lastre di ghiaccio formatesi e aggiungendo sale così da mantenere bassa la temperatura. Si creava quindi un pozzetto con neve e sale e all'interno si poneva un contenitore di acciaio dove si preparava la granita facendolo girare in continuazione.
Un altro nome della granita, diffuso sia in Sicilia che in Campania è rattata (cioè "grattata", da cui deriva anche il termine "grattachecca" romano).
Oggi la granita siciliana viene ancora fatta con il metodo tradizionale, ma solo in alcuni casi, per esempio durante i festival e le sagre dedicati alla granita come quello che si svolge ogni anno ad Acireale.
Il trucco per preparare una buona granita siciliana è munirsi di una frusta da cucina e di un contenitore alto e stretto in acciaio e di girare in continuazione il composto con movimenti rapidi e circolari.
Autore: Andrea Tibaldi
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Portare ad ebollizione l'acqua e una volta intiepiditasi versarla nel contenitore di acciaio, versare lo zucchero a poco a poco mescolando bene e velocemente fino a che lo zucchero non si sia sciolto completamente.
Aggiungere il succo di limone continuando a mescolare.
Quindi mettere il composto nel freezer per circa 20 minuti, poi tirarlo fuori, eliminare il ghiaccio formatosi ai bordi, continuare a mescolare e rimetterlo in freezer. Questa operazione si può ripetere 3 o 4 volte, per evitare che la granita diventi troppo solida, ma anzi rimanga cremosa.
Prima di servirla è bene metterla in frigorifero dieci minuti prima, altrimenti si può conservare in freezer.
Energia |
303 kcal - 1267 KJoule |
|
0 g |
||
Proteine |
0 g - 1% |
|
Carboidrati |
80 g - 99% |
|
Grassi |
0 g - 0% |
|
di cui |
|
|
saturi |
0 g |
|
monoinsaturi |
0 g |
|
polinsaturi |
0 g |
|
Fibre |
2 g |
|
Colesterolo |
0 mg |
|
Sodio |
2 mg |
Nell'era digitale, gestire un ristorante senza un software dedicato è come navigare senza bussola.
Tra le torte americane più conosciute ed esportate c’è senza dubbio la New York Cheesecake, dolce iconico della tradizione USA.
Scopri la ricetta per il miglior burger di pesce e vedi che vale la pena averlo nella tua offerta.
Tra i numerosi strumenti essenziali per un ristorante, la friggitrice professionale gioca un ruolo fondamentale.
Di gran moda negli anni Settanta, l’angolo bar è un vero e proprio must have per gli amanti del vintage.
Con la crescente esigenza di semplificare le operazioni quotidiane, una piattaforma gestionale potrebbe fare la differenza nella riuscita del tuo locale.
Benefici e rischi di una dieta vegana: tutto ciò che devi sapere prima di iniziarla.
La verdura biologica sta guadagnando sempre più popolarità grazie ai numerosi benefici che apporta alla salute generale.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Graffe morbidissime con patate
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?