I malloreddus sono un primo piatto tipico sardo, il cui nome deriva dal termine dialettale malloru, ossia toro, poiché la loro forma panciuta ricorda la pancia dei vitelli (malloreddus = vitellini).
La zona di origine dei malloreddus viene identificata con il Campidano, a sud della Sardegna, ma sono diffusi in tutta la regione dove, però, cambiano di nome: a Sassari vengono detti ciciones o cigiones, a Nuoro cravaos, a Logudoru macarones. Nel resto d'Italia, invece, sono conosciuti con il nome di gnocchetti sardi, anche se il loro impasto non è fatto di patate come quello dei classici gnocchi, bensì di semola di grano duro e acqua. I malloreddus sono inseriti nel PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) della Sardegna.
In Sardegna i malloreddus rappresentano il primo piatto delle grandi occasioni, della domenica, del Natale o della Pasqua, e vengono conditi con sughi molto ricchi e saporiti, speso piccanti, come il ragù alla campidanese, composto da un soffritto di cipolla e salsiccia, pomodoro e crema di pecorino sardo.
Altre ricette prevedono di abbinare i malloreddus ad una crema di pecorino, allo zafferano, ai funghi, alla carne di cavallo ed anche alle vongole o ai gamberi.
I malloreddus vengono preparati da secoli dalle casalinghe sarde manualmente, impastando la semola con l'acqua e formando delle listarelle di circa 16 cm, che poi vengono tagliate in vermicelli di circa 2 cm. Per dare la tipica rigatura ai malloreddus ogni pezzetto di impasto viene fatto rotolare sulla parete di un cesto di vimini o su un setaccio apposito detto ciuliri.
Spesso in passato nell'impasto veniva aggiunto anche lo zafferano, ma oggi questa tradizione è caduta in disuso e la spezia viene piuttosto aggiunta al sugo di accompagnamento.
I malloreddus hanno una forma concava e una porosità elevata che permettono loro di raccogliere bene il sugo.
Ingredienti per 4 persone
Procedimento: sbucciare e tagliare finemente la cipolla e preparare un soffritto in padella con l'olio. Aggiungere la salsiccia tagliata a cubetti, farla rosolare e quindi unire la passata di pomodoro. Sistemare di sale e pepe (e volendo di peperoncino) e lasciar sobbollire per circa 30-40 minuti. A cottura quasi ultimata aggiungere lo zafferano e le foglie di basilico.
Cuocere i malloreddus in abbondante acqua salata rispettando i tempi di cottura (circa 8-10 minuti), stemperare il pecorino grattugiato con un cucchiaio di acqua di cottura formando una crema e unirlo al ragù.
Scolare la pasta e condirla, quindi servire calda.
Agnello o abbacchio alla romana: una ricetta gustosa per cucinare la carne di agnello abbinandolo alle acciughe sotto sale.
La gramigna alla salsiccia: la vera ricetta emiliana, senza panna, senza funghi, senza piselli, solo con ragù di salsiccia.
La Angel cake: può esistere davvero il cibo degli angeli? Provate questa torta sofficissima senza burro né uova.
Le mousse (o spume) sono preparazioni base della pasticceria molto ricche di aria, fatte con la pate a bombe e/o meringa italiana.
Le fettuccine alla papalina: un primo piatto tipico della cucina romana nato come variante della più famosa carbonara.
Pasta ai cannolicchi: un primo piatto di mare meno conosciuto di quello con le vongole ma altrettanto gustoso. Scopriamo come prepararli con la tecnica della pasta risottata.
Le triglie alla livornese: una ricetta semplicissima e ipocalorica che affonda le sue origini nei primi anni del Novecento.
Spaghetti aglio olio e peperoncino. La ricetta e le possibili varianti, come quella con olio a crudo.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Lasagne alla bolognese - Ricetta
Linguine con i gamberi - Ricetta
Malloreddus o gnocchetti sardi