La mela è un frutto originario dei paesi dell'Asia centrale e occidentale. Noto fin dall'antichità, è citata spesso anche nella Bibbia.
Gli antichi egiziani e i romani la apprezzavano molto, furono proprio i romani a introdurre la coltivazione delle mele in Gran Bretagna.
Le mele non sono particolarmente ricche di vitamine e minerali, possono solo essere considerate una fonte discreta di vitamina C e di potassio. Sono invece una buona fonte di fibre, solubili e insolubili. Tra di essere troviamo la pectina, un potente gelatinizzante utilizzato per produrre le marmellate. Questo tipo di fibra è in grado di abbassare il colesterolo assunto con gli alimenti eliminandolo per via fecale.
L'indice di sazietà non molto elevato non la rende la scelta migliore per uno spuntino, è sempre meglio associarla ad altri alimenti proteici o grassi.
Le mele contengono quercitina, un bioflavonoide con potere antiossidante.
In Italia le mele sono coltivate soprattutto nelle regioni del Nord, in particolare nel Trentino-Alto Adige, in Val di Non (Melinda) e in Val Venosta (Mela della Val Venosta). Sono ampiamente coltivate anche nei paesi dell'Europa centrale e in Nord America.
Esistono più di 2000 varietà di mele, tra le più coltivate troviamo la Delicious, la Granny Smith, la Stayman, l'Impero, la Annurca, la Renetta, la Stark Delicious.
Queste non sono necessariamente le più buone, ma quelle che si conservano e si trasportano meglio.
In Italia abbiamo ben 5 denominazioni DOP e IGP di mele:
Le mele maturano nella tarda estate (le prime arrivano ad Agosto, come la Royal Gala), ma sono disponibili tutto l'anno poiché vengono fatte maturare lentamente in atmosfera controllata. Questo metodo di conservazione assicura una durata sei volte superiore rispetto alla normale conservazione in celle frigorifere.
Alcune varietà come la Delicious si prestano meglio delle altre a questo tipo di conservazione.
Le mele fresche sono disponibili fino a Gennaio, poi entrano sul mercato quelle conservate in atmosfera modificata.
Ovviamente conviene mangiare mele soprattutto in autunno e in inverno, quando si trovano quelle fresche o quelle conservate in cella, ma solo per poche settimane o pochi mesi, per poi ridurre drasticamente il consumo in primavera ed estate, quando la fanno da padrone i frutti estivi, che purtroppo non possono essere conservati in cella e quindi bisogna approfittare della loro breve presenza sul mercato.
Al tatto le mele devono risultare sode (non devono ammaccarsi con la semplice pressione di un dito), e non presentare incavi e ammaccature. Questo vale soprattutto per le mele più grandi, che è più facile che maturino troppo rispetto alle più piccole.
Se poste in frigorifero, le mele si conservano a lungo, anche 6 settimane. Controllatele spesso e rimuovete quelle marce, poiché faranno marcire anche le altre.
Conservatele lontano alle verdure con foglie perché le mele, così come le banane, le pere e i meloni, producono etilene, un gas in grado di deteriorarle.
Non bisogna mai dimenticare che una mela media pesa 2 etti e ha ben 100 kcal. Come per la maggior parte della frutta, bisogna fare attenzione a non abusarne e comunque è sempre opportuno inserirle nel conteggio delle calorie giornaliere, non bisogna pensare che, essendo frutta, faccia bene sempre: se si esagera, può contribuire all'aumento di peso e all'insorgenza del sovrappeso.
Questo vale anche per la mela verde, che alcuni spacciano per "light" o la chiamano la "mela dei diabetici": in realtà ha solo un'acidità più spiccata di altre mele come la fuji o la golden, ma più o meno le calorie sono le stesse.
Calorie e valori nutrizionali delle mele
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