I polifosfati sono additivi utilizzati in svariati alimenti, spesso a sproposito, e hanno una certa criticità dal punto di vista degli effetti sulla salute. Vengono utilizzati soprattutto come addensanti, in quanto in grado di trattenere l'acqua all'interno dell'alimento per tutta la durata del suo ciclo di vita.
L'acido fosforico, E 338, trova impiego quasi esclusivamente nelle bevande aromatizzate analcoliche, emblematicamente rappresentate dalle bevande a base di cola.
I fosfati (E 339, E 340, E 341) trovano applicazione nel latte a lunga conservazione (UHT) e nel latte disidratato, nella panna, nei formaggi fusi, nei prodotti a base di carne, negli integratori dietetici, nelle bevande per sportivi.
I difosfati (E 450) si possono trovare in gelati e dessert, prodotti da forno, uova in brick, nelle salse, in alcune farine.
I trifosfati (E 451) sono consentiti in zuppe e brodi, tè e tisane, sidro.
I polifosfati (E 452) sono usati nelle gomme da masticare e negli alimenti essiccati, nelle bevande al cioccolato e al malto a base di latte, nelle bevande alcoliche esclusi vino e birra e in alcuni snack.
La DGA per i polifosfati, secondo la JECFA, è di 70 mg/kg, compresi quelli contenuti naturalmente nei cibi.
Questa dose non è difficila da raggiungere, assumendo frequentemente i cibi addittivati, che come abbiamo visto, sono parecchi.
Eccedere con gli additivi a base di fosforo può causare diversi effetti indesiderati, tra cui i più importanti riguardano la capacità di queste sostanze di sottrarre alcuni minerali dall'organismo, e soprattutto il ferro e il calcio, fino a favorire l'insorgenza dell'osteoporosi, dimostrata da Raines e Bell (J. Nutr., 107, 42, 1977).
Nel 2012 una ricerca tedesca ha messo in correlazione un consumo eccessivo di alimenti contenenti polifosfati e le malattie cardiovascolari. L'autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è chiamata a dare un parere in merito entro il 31 dicembre 2018.
Oggi per alcuni cibi, come i formaggi fusi, si utilizzano i citrati, molto meglio tollerabili, mentre nei prosciutti cotti di alta qualità non vengono più utilizzati i polifosfati.
In genere, comunque, è buona norma evitare i prodotti che contengono questi additivi.
Fonte: Residui, additivi e contaminanti degli alimenti, Giuseppe Cerutti, Tecniche Nuove
il vero segreto per raggiungere i propri obiettivi di forma fisica non si trova soltanto in palestra, ma anche in cucina.
Scegliere la farina migliore per fare la pasta fresca è molto importante. Quali sono le soluzioni ideali? Ecco qualche consiglio in più.
Le fibre sono sostanze che non apportano (o quasi) calorie, ma sono molto importanti. Scopriamo quali sono gli alimenti più ricchi di fibre alimentari.
Lo sviluppo della tecnologia e l'esperienza fatta durante il periodo di lockdown, ha stravolto anche il modo di acquistare prodotti alimentari.
L'arrivo dell'estate porta con sé una serie di cambiamenti e aspettative. Tra questi, la cosiddetta "prova costume" è uno dei momenti più temuti da molte persone.
La pianificazione della spesa, l’attenzione alle etichette nutrizionali e la scelta di prodotti freschi e non trasformati sono elementi chiave per una dieta equilibrata.
L’alimentazione che ti migliora la vita: perché leggere The Open Ring
Il digiuno: benefici, storia e evoluzione
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Eritritolo: il dolcificante salubre e senza calorie
Idrocolloidi alimentari: cosa sono, tipologie e usi
Lista degli additivi alimentari
Nitriti e nitrati: come difendersi da questi conservanti potenzialmente cancerogeni
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?