I fichi caramellati sono un modo per conservare i fichi interi alternativo a come si potrebbe preparare una marmellata o una confettura di fichi.
I fichi caramellati si possono mangiare da soli, oppure possono essere usati per decorare dolci, per preparare crostate o anche da abbinare a formaggi freschi o stagionati.
Una ricetta che li vede protagonisti è quella romagnola della piadina con squacquerone e fichi caramellati.
I fichi caramellati sono una ricetta tipica dell'Emilia Romagna che si può ritrovare anche in altre regioni del Centro Italia. Al Sud, invece, è più facile trovare i fichi mandorlati, ossia fichi essiccati e poi riempiti con mandorle sminuzzate, con noci o altra frutta secca e spezie.
In questo articolo proproniamo entrambe le ricette.
La preparazione dei fichi caramellati è molto semplice, il trucco sta nello scegliere dei fichi freschi adatti, perfetti esteriormente, non sfatti, dalla buccia verde o bruna di un colore vivido, con polpa dolce e matura.
Una volta preparati, i fichi caramellati possono essere confezionati chiusi ermeticamente in barattoli di vetro e conservati per qualche mese in luogo fresco e asciutto.
Lavare delicatamente i fichi sotto un filo d'acqua corrente, senza tagliarli nè sbucciarli. Appoggiarli in una pentola capiente l'uno di fianco all'altro. Aggiungere lo zucchero e il vino (e volendo il rum) e cuocere a fiamma bassa per circa 2/3 ore con coperchio, senza mescolare.
I fichi saranno pronti quando lo zucchero avrà assunto la consistenza di uno sciroppo e inizierà a caramellare, assumendo il classico profumo di caramello, il vino sarà evaporato e i fichi saranno di un bel colore ambrato e teneri al tatto. Se si vogliono caramellare molto, per avere un gusto deciso, occorrerà cuocerli più a lungo con il rischio che lo sciroppo evapori troppo, risultando troppo denso ed appiccicoso una volta raffreddato. Per evitare questo, una volta raggiunto il grado di caramellizzazione desiderato, basterà aggiungere un bicchiere di acqua allo sciroppo, farlo amalgamare bene allo sciroppo, cuocere ancora qualche minuto per fare in modo che l'acqua venga assorbita anche dai fichi, quindi invasettare.
In alternativa possono essere cotti anche in forno, coprendo la teglia con pellicola d'alluminio.
Ci sono diverse varianti dei fichi mandorlati, oltre che semplicemente con le mandorle, infatti, possono essere preparati con le noci, con la buccia di limone, con i semi di finocchio, con foglie di alloro, con pezzetti di cioccolata fondente e così via.
In Puglia vengono chiamati "fichi maritati" poiché le due metà vengono fatte combaciare l'una sull'altra. Il Fico Mandorlato di San Michele Salentino dal 2012 è diventato Presidio Slow Food.
Autore: Andrea Tibaldi
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Tagliare a metà i fichi dalla parte del picciolo senza arrivare fino in fondo, quindi aprirli e posizionarli sopra una griglia per farli essiccare. La tradizione vuole che vengano essiccati al sole per circa 1 settimana, in alternativa si possono far essiccare a forno bassissimo per almeno un paio d'ore. Riempire una delle due metà con mandorle sminuzzate, scorzette di agrumi e semi di finocchio, quindi richiuderle e continuare la cottura in forno bassissimo (120°C circa) per circa un'ora. Così preparati i fichi possono conservarsi per circa 7 mesi in luogo fresco e asciutto.
Energia |
31 kcal - 130 KJoule |
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0 g |
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Proteine |
0 g - 4% |
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Carboidrati |
7 g - 92% |
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Grassi |
0 g - 4% |
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di cui |
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saturi |
0.0 g |
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monoinsaturi |
0.0 g |
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polinsaturi |
0.0 g |
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Fibre |
1 g |
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Colesterolo |
0 mg |
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Sodio |
4 mg |
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