La duodenite è l'infiammazione del duodeno, la prima parte dell'intestino tenue, che si trova appena dopo lo stomaco ed è causata da una presenza eccessiva di succhi gastrici acidi. Può verificarsi in modo acuto o cronico, a qualsiasi età e in entrambi i sessi. Le forme acute durano solamente per un breve periodo, mentre quelle croniche progrediscono lentamente e durano per mesi, o anche per anni, fortunatamente la duodenite è facilmente curabile e, generalmente, non causa complicazioni a lungo termine.
La causa più comune di duodenite è un batterio, chiamato Helicobacter pylori (H. pylori) e può causare un'infiammazione se il batterio è presente in grande quantità nello stomaco e nell'intestino tenue. Questo batterio è anche il responsabile della gastrite, ovvero l'infiammazione delle parteti allo stomaco. L'H. pylori può essere trasmesso da persona a persona, tramite contatto diretto, oppure anche attraverso l'ingestione di cibo e acqua contaminati. Nei paesi sviluppati la possibilità di essere infettati da questo batterio è molto bassa, circa il 20%, mentre nei Paese in via di sviluppo le possibilità arrivano anche all'80%.
Altre cause comuni di duodenite includono l'uso a lungo termine di alcuni farmaci, come l'aspirina, l'ibuprofene o il naprossene, oppure l'assunzione eccessiva di alcol. Alcune cause meno comuni includono:
I fattori che aumentano il rischio di sviluppare la duodenite includono:
I sintomi più comuni della duodenite sono:
I casi non trattati di duodenite possono diventare cronici, e causare la formazione di ulcere e sanguinamento allo stomaco. In altri rari casi, l'infiammazione può ridurre e assottigliare il rivestimento dello stomaco, andando ad aumentare il rischio di sviluppare il cancro allo stomaco. Nel caso in cui le feci e il vomito appaiano di un colore nero, simile al fondo di caffè, è possibile che si stia verificando un'emorragia interna, e in questo caso bisogna immediatamente contattare un medico o recarsi al pronto soccorso.
Ci sono diverse prove che si possono eseguire per una diagnosi di duodenite, il batterio H. pylori può essere rilevato attraverso l'esame del sangue, delle feci o del respiro. Quest'ultimo test consiste nel respirare all'interno di un sacchetto dopo aver bevuto del particolare liquido chiaro e insapore. Questo permetterà di rilevare, se oltre all'anidride carbonica, il respiro è infettato anche dal batterio. Oltre a questi test è possibile eseguire anche una biopsia per via endoscopia, ovvero una piccola telecamera collegata ad un tubo lungo, sottile e flessibile (endoscopio) viene inserito per la gola fino allo stomaco. Lo scopo è quello di osservare l'intestino tenue e verificare la presenza di un'infiammazione. Durante questa procedura è possibile rimuovere anche un piccolo campione di tessuto per eseguire ulteriori test.
A seconda della causa della duodenite verrà eseguito un diverso trattamento, ma è possibile che i sintomi della malattia scompaiano anche senza un trattamento. Il tipo di cura che si consiglia dipende dalla causa e dalla gravità della duodenite. Si possono utilizzare:
Durante il periodo di dolore più forte si può anche prestare attenzione alla dieta e ad alcuni alimenti. Tra gli alimenti consigliati ci sono soprattutto il caffè d'orzo, lo yogurt e la camomilla. La pasta e il riso sarebbe meglio mangiarli in bianco ed è preferibile il pesce magro rispetto alla carne.
Non esistono cure o rimedi naturali veramente efficaci, l'unica cosa che si può fare di veramente efficace è quella di eliminare i cibi che la provocano o la peggiorano, primo fra tutti l'alcol.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
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