Risotto alla pilota

Il risotto alla pilota è un primo piatto tradizionale del mantovano a base di riso.

 

 

Il nome "alla pilota" gli deriva da fatto che in passato coloro che lavoravano nelle pile, cioè negli stabilimenti dove si puliva il riso, venivano chiamati piloti o pilarini. I piloti erano i braccianti, gli addetti alla pilatura del riso attraverso un grande mortaio e un grande pestello.

I piloti misero a punto una ricetta che cuocesse il riso senza bisogno di guardarlo e di girarlo di tanto in tanto, poiché tutto il loro tempo doveva essere dedicato al lavoro.

Rispetto ad un classico risotto italiano, il riso alla pilota ha delle caratteristiche diverse e peculiari: non viene mantecato con il burro e quindi non risulta cremoso ma, anzi, un riso alla pilota ben riuscito è quello in cui i chicchi rimangono sgranati, asciutti e un po' appicicosi.

Ha un metodo di cottura che ricorda il riso pilaf e il riso basmati. Il suo sapore è come di riso fritto, saltato in padella, più simile a quello delle ricette orientali che italiane.

Il risotto alla pilota viene servito in vari modi: 

  • risotto alla pilota col puntel: servito, cioè, con una braciola di maiale sopra con tanto di osso che fa da manico, da supporto (da puntel, appunto);
  • risotto alla pilota con salamella: si usa di solito la salamella, la salsiccia fresca o luganega, che viene cotta e sbriciolata sopra il risotto;
  • risotto ala pilota con pescegatto: prima fritto e poi sbriciolato nel riso;
  • altre varianti sono con le rane, con i saltarei (pescetti fritti), semplice solo con cipolla soffritta.

 

 

Ricetta del risotto alla pilota mantovano

Autore:

Tempo di preparazione:

Tempo di cottura:

Tempo totale:

Risotto alla pilota

Il riso più indicato per questa ricetta è il Vialone nano, coltivato nella zona del mantovano.

Il riso viene cotto semplicemente in acqua la cui proporzione è di 2:1 (l'acqua è praticamente il doppio del riso), in un tegame con coperchio che viene aperto solo a cottura ultimata.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di riso Vialone nano
  • 800 g di acqua
  • 150 g di salamelle mantovane (o salsiccia fresca)
  • 70 g di burro
  • 70 g di formaggio Grana Padano grattugiato
  • sale e pepe q.b.

 

 

Procedimento

Possibilmente va usata una pentola di rame a bordi alti, altrimenti ne va bene una di acciaio o di stagno basta che abbia un fondo speso e antiaderente.

versare l'acqua e il riso nella pentola, sistemare di sale e portare ad ebollizione coprendo con un coperchio in cui si sarà avvolto un panno di lino. Cuocere secondo i minuti indicati nella scatola del riso, di solito 12-15 minuti. Spegnere il fuoco e lasciar riposare per altri 10-12 minuti senza sollevare il coperchio.

Far rosolare le salamelle o la salsiccia private del budello in una padella con il burro, sbriciolarle con l'aiuto di un cucchiaio di legno, unire il riso e alla fine il formaggio grattugiato.

Servire, volendo, con una macinata di pepe nero.

Informazioni nutrizionali per porzione

 

Energia

672 kcal - 2809 KJoule

 

Proteine ad alto VB 

17 g

Proteine

24 g - 14%

Carboidrati

81 g - 47%

Grassi

30 g - 39%

di cui

 

saturi

15.2 g

monoinsaturi

10.0 g

polinsaturi

2.4 g

Fibre

1 g

Colesterolo

98 mg

Sodio

765 mg

 

 

 

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