Gli interferenti endocrini sono sostanze presenti in piccolissime quantità negli alimenti o negli strumenti di cottura, che possono causare problemi quando una loro assunzione continuata, negli anni, determina un accumulo nel nostro organismo che supera determinate soglie.
Anche se pensiamo sempre ad un'alimentazione sana e quanto migliore possibile per noi e per la nostra famiglia, i pericoli alimentari sono sempre in agguato e, in linea di massima, non ne siamo mai esenti.
Le malattie a trasmissione alimentare sono ben conosciute dalla storia: basta pensare alla Tenia solium, o alla Salmonellosi, o ancora al Botulismo o alla brucellosi malattie che si prendono dagli alimenti e che a volte possono portare anche a morte. Ma a fianco di queste malattie ce ne sono anche altre che sono meno evidenti, ma ugualmente pericolose per l'uomo: sono le malattie da contaminanti, sostanze che si trovano negli alimenti e che non fanno nulla, nell'immediato; il pericolo è dovuto al fatto che possono accumularsi all'interno dell'organismo, ed interferire con esso.
Tra i contaminanti più conosciuti ci sono le diossine, l'acrilammide ed altre sostanze che conosciamo perché cancerogene, ma ce ne sono anche altre che non favoriscono l'insorgenza delle neoplasie (o tumori) ma di altre malattie che possono interferire con il nostro sviluppo e la nostra vita. Si chiamano interferenti endocrini.
Il sistema endocrino è un sistema di ghiandole che si trova all'interno del nostro organismo, ghiandole che producono particolari molecole dette ormoni. Gli ormoni permettono al corpo di comunicare, tra vari organi: ci sono ormoni che, quando liberati, stimolano l'organismo a trattenere più acqua, ad alzare la glicemia, ma anche a produrre latte, spermatozoi o a stimolare la crescita delle ossa e dei muscoli. Gli ormoni sono tanti, alcuni ancora sconosciuti e gli effetti sono i più vari.
L'interferente endocrino, come dice il nome, va ad interferire con questo sistema naturale. Il nostro organismo, in merito agli ormoni ha un funzionamento del tipo:
L'interferente endocrino, in questo meccanismo, può agire in due modi diversi:
In questo modo, i contaminanti che arrivano dagli alimenti possono essere determinanti nel causare squilibri all'organismo, con effetti spesso anche devastanti. Avete mai sentito parlare di qualcuno con problemi alla tiroide? È una ghiandola che produce ormoni, ed è direttamente interessata, in negativo, dagli interferenti endocrini. Anche gli ormoni sessuali lo sono, e questo porta i bambini a svilupparsi molto prima di quanto dovrebbero, stimolati dagli interferenti endocrini e non dagli ormoni veri e propri.
L'interferente endocrino è una sostanza che non agisce in un solo momento. Tutti siamo a rischio di assunzione perché, come persistono tantissimo nel nostro corpo, persistono tantissimo anche negli organismi animali e vegetali che mangiamo; spesso sono presenti nell'ambiente e anche se oggi è stato istituito uno stretto controllo su queste sostanze, non si riesce comunque ad eliminarle, perché sono state usate (sono generalmente sostanze chimiche) così a lungo dagli anni '60 agli anni '90 che rimuoverle completamente non è possibile.
Per questo, nonostante non debbano far paura come i pericoli immediati è importante comunque prendere delle buone abitudini che aiutino a limitare gli effetti di queste molecole per garantire la salute nostra e di chi ci sta intorno, in particolare dei bambini.
Una cosa però è importante: è molto più facile trovare gli interferenti endocrini nei materiali che ci circondano (pelle, plastica, metallo) che negli alimenti: se un bambino mette in bocca della plastica, fa sempre qualcosa di più pericoloso che non mangiare l'alimento con più contaminanti in assoluto. Questo significa che le buone abitudini igieniche sono di gran lunga il primo punto da cui partire per evitarli.
Per quanto riguarda gli alimenti, si tratta di fare attenzione ad una serie di particolari che, presi tutti insieme, possono provocare danni anche abbastanza gravi all'organismo.
Di seguito, i principali contaminanti endocrini, dove si trovano e qual è il loro effetto sull'organismo.
Le buone abitudini, a cui abbiamo accennato prima, relative a questi contaminanti, sono diverse e sono tutte molto importanti per ridurre il rischio dell'esposizione a queste sostanze.
A livello aziendale, tutti coloro che commerciano prodotti sia alimentari che non (forchette, piatti, contenitori) devono seguire precise normative per le quali i materiali vengono analizzati. Se rispettano certi parametri possono essere messi in commercio, ma si garantisce la sicurezza di utilizzo solamente se il consumatore segue le istruzioni riportate sulla confezione.
Per altri contaminanti, come quelli derivanti dalla combustione, il problema dipende solamente da noi: ecco quindi alcuni comportamenti, non solo alimentari, che è importante osservare, e perché possono ridurre il rischio degli interferenti endocrini.
Questi comportamenti sembrano banali, ma possono evitare delle conseguenze che potrebbero risultare anche molto gravi, per noi e per chi ci circonda, in particolare per i più piccoli.
Interferire con gli ormoni, specialmente a nostra insaputa, ha effetti non diversi da quelli del doping, nello sport: se avete presenti le conseguenze più gravi dell'assunzione continua degli ormoni (come le donne a cui è spuntata la barba per l'assunzione di testosterone) sappiate che, con questi contaminanti, gli effetti sono simili. Questo significa che dobbiamo evitare, il più possibile, la presenza di queste sostanze nella nostra vita quotidiana.
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