La cioccolata calda, o cioccolata in tazza, è una preparazione molto consumata nei mesi invernali.
Ritenuta a torto una bomba calorica, come vedremo si presta molto bene ad essere declinata in versione light (anche rispettando i vincoli della cucina Sì), pur rimanendo molto gustosa.
La cioccolata calda è semplicissima da preparare, e soprattutto senza il bisogno di usare preparati già pronti che, come vedremo, sono composti da ingredienti reperibili e miscelabili con facilità come latte, cacao, maizena e zucchero.
La cioccolata fu una delle prime ricette fatte con il cacao, probabilmente dai Maya, che preparavano una bevanda chiamata "xocoatl" (da "xococ" che significa "cioccolato" e "atl" che sta per "acqua": la "x" è un fonema derivante dalla lingua spagnola arcaica e che è stato sostituito nella lingua inglese dal fonema "sh").
Questa ricette prevedeva l'utilizzo di fagioli, che venivano arrostiti insieme ai semi del cacao, macinati, e addizionati con acqua e pepe. Per i Maya questa bevanda aveva una particolare importanza rituale anche perché i chicchi di cacao erano ritenuti molto preziosi.
Tuttavia questa ricetta non riscosse successo in Europa, ma quando Cortés conquistò l'impero degli Aztechi, conobbe la "chocolatl", una bevanda dolcissima, ritenuta afrodisiaca, a base di cioccolato condito con vaniglia e spezie, con una consistenza densa simile a quella del miele.
Questa bevanda divenne molto famosa tra i nobili europei, tanto che Carlo V, che possedeva una ricetta segreta che non divulgò mai a nessuno, la donava come regalo di nozze quando un suo famigliare sposava un nobile straniero.
La prima cioccolata era fatta con cacao, acqua, vino e spezie, e solo in seguito venne servita calda con lo zucchero, dagli spagnoli.
I britannici sostituirono l'acqua con il latte facendo nascere la ricetta odierna della cioccolata calda: nel corso del XVIII secolo nacquero a Londra le prime "chocolate house ", dapprima destinate solo ai ricchi a causa del costo della materia prima.
Oggi la cioccolata calda viene venduta in moltissimi bar ed è diventata una bevanda di uso comune, molto diffusa negli USA, in tutta Europa e anche in oriente. L'aggiunta di panna montata è diventato praticamente un "must".
La cioccolata calda non è così calorica come si potrebbe pensare, ovviamente va considerata come dessert, meglio se consumata come come spuntino sostanzioso, e non come semplice bevanda.
Una cioccolata in tazza, come vedremo tra breve, soddisfa facilmente i vincoli della Cucina Sì e può dunque essere consumata senza problemi, sempre considerando che si tratta di un dolce!
Volendo la si può ulteriormente alleggerire utilizzando dolcificante al posto dello zucchero, riducendo le calorie in modo sostanziale.
La cioccolata calda è veramente facile da preparare, tuttavia in moltissimi esercizi viene servita una sorta di latte con il cioccolato che non ha nulla a che vedere con una densa cioccolata calda. È proprio la densità che manca spesso a una cioccolata calda degna di questo nome, e purtroppo anche la qualità del cioccolato spesso latita.
Il segreto per avere una cioccolata densa è semplicemente l'amido, necessario per creare una salda d'amido, cioè un liquido addensato grazie al fatto che i granuli di amido, riscaldati insieme al liquido, si gonfiano facendolo addensare.
L'utilizzo di amido e non di farina (può essere amido di mais, di frumento o di patate) è fondamentale per avere una constenza liscia e nessun tipo di retrogusto.
Anche la qualità del cioccolato è molto importante: è opportuno procurarsi un cacao in polvere di qualità, prodotto da un artigiano o da una industria che produca però cioccolato di alta qualità. Venchi, Stainer, Slitti, sono solo alcuni dei nomi di produttori di qualità medio alta, ma si può anche acquistare dai tanti artigiani cioccolatai italiani, presenti in molte città. Basta annusare il cacao in polvere e confrontarlo con un cacao acquistato al supermercato per rendersi conto della differenza.
Al supermercato, si trova ovunque il Van Houten, un prodotto di qualità media, comunque soddisfacente.
I preparati per cioccolata in tazza sono composti da cacao amaro, zucchero e amido in proporzione già calibrata, tuttavia difficilmente il cacao sarà di qualità (a meno che non si scelga un prodotto di un'azienda di qualità, per esempio Venchi produce un preparato molto buono), ma comunque la quantità di zucchero non potrà essere regolata (se non al rialzo) e nemmeno la densità finale, a meno di non aggiungere maizena, ma mi chiedo a questo punto che senso abbia utilizzare il preparato se bisogna "correggerlo".
Veniamo alla ricetta della cioccolata in tazza: si tratta di una ricetta Sì, dunque con 150 kcal per 100 g. Ovviamente è possibile renderla più o meno dolce o più o meno cioccolatosa, variando di qualche grammo le quantità di zucchero e cacao in polvere. Come accennato in precedenza, si può sostituire in tutto o in parte lo zucchero con del dolcificante a zero calorie, riducendo di molto l'apporto calorico, visto che lo zucchero rappresenta ben il 50% delle calorie di questa bevanda: eliminandolo, diventerebbero la metà esatta!
Vi passo anche una chicca per intenditori: la cioccolata in tazza all'acqua, fatta con il cioccolato in tavoletta oltre al solito cacao amaro. Per gli amanti del cioccolato "vero", non imbastardito dal latte. Dovete però attendere il prossimo articolo...
Autore: Andrea Tibaldi
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Mettere tutti gli ingredienti in una casseruola di acciaio a fondo spesso, mescolare con una frusta mentre si scalda sul fuoco medio, mescolare dapprima lentamente, aumentare la velocità appena inizia ad addensare e spegnere quando è completamente addensato.
Energia |
219 kcal - 915 KJoule |
|
5 g |
||
Proteine |
7 g - 12% |
|
Carboidrati |
39 g - 69% |
|
Grassi |
5 g - 19% |
|
di cui |
|
|
saturi |
3.4 g |
|
monoinsaturi |
1.4 g |
|
polinsaturi |
0.4 g |
|
Fibre |
0 g |
|
Colesterolo |
11 mg |
|
Sodio |
1 mg |
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