La cucina portoghese mostra sia influenze della cucina mediterranea sia influenze della cucina Atlantica, data la posizione del Portogallo, confinante con la Spagna e a ridosso dell'Oceano Atlantico. La cucina portoghese affonda le sue origini nella gastronomia del popolo Lusitano, il popolo indoeuropeo che colonizzò la parte occidentale della penisola iberica, l'attuale Portogallo e che fu conquistato dai Romani diventando la regione Lusitania.
In Portogallo abbiamo quindi la base della dieta mediterranea tradizionale, composta dalla trilogia pane, olio d'oliva e vino, una grande abbondanza di frutta e verdura, molto pesce, tra cui spicca il baccalà (il Portogallo è il maggior importatore di baccalà e stoccafisso provenienti dal Mar del Nord) e anche piatti a base di carne, soprattutto di maiale, lavorato per produrre anche molti salumi. Non mancano, poi, formaggi e dolci.
La cucina portoghese, in definitiva, può essere associata alla cucina italiana e spagnola, con decise distinzioni e differenze tra la zona costiera e la zona interna, collinare o montuosa.
Non va dimenticato, poi, che il Portogallo nei secoli passati ha avuto numerose colonie come il Brasile, il Mozambico, il Kenya, il Marocco, il Timor-est in Indonesia e alcune zone dell'India, per cui la sua cucina risulta influenzata anche dalle cucine di queste zone lontane e viceversa, soprattutto per quanto riguarda l'uso delle spezie.
L'attenzione ad un'alimentazione sana ed equilibrata in Portogallo è molto alta, tanto che nel 1977 venne creata la Roda dos Alimentos (la ruota alimentare), riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha fatto entrare di diritto la dieta portoghese nella dieta mediterranea e che prevede 7 categorie di cibo, ognuna indicata con la percentuale da assumere quotidianamente.
Tuberi, cereali e derivati | 4-11 parti | 28% |
Vegetali | da 3 a 5 porzioni | 23% |
Frutta | da 3 a 5 porzioni | 20% |
Latticini | 2-3 porzioni | 18% |
Carne, pesce e uova | 1,5 - 4,5 parti | 5% |
Legumi | 1-2 porzioni | 2% |
Grassi e oli | 1-3 porzioni | 3% |
Nel 2015, inoltre, il Parlamento ha istituito la Giornata Nazionale della Gastronomia Portoghese, che si svolge ogni anno l'ultima domenica di maggio, per riconoscere l'importanza del cibo come elemento culturale, economico e sociale del Paese.
Sono moltissimi anche i prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento DOP e IGP a livello europeo, soprattutto formaggi, salumi e carni, per i quali rimandiamo a questi link:
Il pane è senza dubbio uno degli ingredienti di base della cucina portoghese, se ne trovano di varie tipologie, generalmente pagnotte di grosse dimensioni fatte per durare qualche giorno, ma anche pani più sfiziosi come il pane ripieno di chorizo (un salame) o di carne macinata mista, il pane di mais o di segale. Tra le ricette con il pane le più gustose sono il Torricado, un pane tostato e servito con olio nelle regioni centrali e la Acorda Alentejana, una fetta di pane servita in brodo con un uovo affogato sopra e dei ciuffetti di coriandolo.
Sono frequenti le zuppe, praticamente ogni regione ne ha delle sue tipiche, servite sia calde che fredde, tra le quali ricordiamo la picada (una zuppa fredda di cetriolo tritato e condito con sale, olio e aceto tipica dell'Alentejo), il caldo verde (un brodo caldo composto da patate e cavoli e spesso anche fette di chorizo), il gazpacho alla moda portoghese, che differisce da quello spagnolo per l'assenza di pane e per il fatto di non essere frullato.
Tra i piatti forti, considerati piatti unici, il più famoso è sicuramente il cozido, uno stufato sontuoso servito in bianco costituito da vari pezzi di carne di maiale e di pollo, da fagioli e da tante verdure, considerato il piatto nazionale portoghese. Poi la feijoada (uno stufato di fagioli e verdure, molto simile al cozido ma che usa le parti di scarto del maiale come le orecchie), i rojoes (tipo spezzatino di maiale, cotto con strutto, aglio, vino e pomodoro e poi servito con patate arrosto), l'arroz de pato (riso e pezzi di anatra cotti in una teglia nel forno).
Per quanto riguarda il pesce a farla da padrone è il baccalà, o meglio il bacalhau com'è chiamato in Portogallo. Sono tantissime le ricette che lo vedono protagonista tra cui ricordiamo i bolinhos (crocchette), il bacalhau un bras (merluzzo triturato grossolanamente e saltato in padella con cipolle, patate e prezzemolo), il bacalhau asado (cotto al forno con le patate), il bacalhau a gomes de sa (saltato in padella con uova sode, olive, patate, aglio, alloro e servito con salsa piccante).
Molti sono poi i petiscos (le tapas portoghesi) a base di molluschi come le vongole (amêijoas), molto semplici e al naturale, o di sardine alla griglia (sardinhas asadas) .
Tra i dolci, famosissimi sono i pasteis de nata di Lisbona (pasticcini alla crema) e il doce de leite (una sorta di marmellata fatta con il latte).
Un discorso a parte merita il vino portoghese, che è conosciuto in tutto il mondo con due massimi esponenti, il vino Porto, prodotto nella città omonima, e il vino Madeira, prodotto nell'aricpelago omonimo a sud-est del Portogallo, entrambi vini da meditazione.
Nel Paese convivono circa 500 vitigni autoctoni, anche se le zone vinicole sono solo 5: quella lungo il corso del fiume Douro dove si produce il Porto, l'Alentejo, la più vasta a sud, l'isola di Madeira (vedi sopra), la Dao e la Bairrada, poco a nord di Coimbra, confinanti tra di loro.
Il vino da pasto più conosciuto è sicuramente il Vinho Verde, ossia un vino giovane, fresco e leggero, che ha ottenuto la DOC fin dal 1959.
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