Gli integratori per il raffreddore e l'influenza sono di diverse tipologie ed efficacia.
Il raffreddore e l'influenza sono patologie causate da infezioni provocate da virus. Per prevenirle possono essere utili degli integratori specifici, ma non si può prescindere da un corretto stile di vita, che sia caratterizzato da delle buone pratiche, atte a prevenire le infezioni e la loro diffusione tra la popolazione.
Il corretto stile di vita può essere considerato come uno dei rimedi naturali contro raffreddore, tosse ed influenza. In particolare, è necessario avere una corretta alimentazione, varia e ricca di alimenti salubri con la giusta composizione nutritiva. Via libera, quindi, a frutta e verdura e ad un corretto apporto di grassi, carboidrati e proteine.
Altra buona pratica che può ridurre il rischio di infezioni, è una buona idratazione ma anche una qualità e quantità adeguata di riposo, cercando di ridurre lo stress che potrebbe mettere a dura prova il nostro organismo e le nostre difese immunitarie. Altre buone abitudini riguardano un'adeguata igiene, delle mani sopratutto, e un costante esercizio fisico.
L'ultimo accorgimento, che sembra anche il più ovvio, è quello di ridurre il contatto con persone già affette da raffreddore o influenza, riducendo così il rischio di contagio.
Spesso, però, un corretto stile di vita come descritto sopra, non garantisce l'immunità dalle infezioni. Questo perchè diversi fattori influiscono sullo sviluppo delle infezioni resporatorie. Diversi studi hanno indagato circa l'influenza delle basse temperature sulle patologie respiratorie, dando talvolta risultati contrastanti tra loro. La maggior parte degli studi sembra concordare, però, con un risultato ottenuto nel 2007 da alcuni ricercatori, che hanno osservato come nei periodi più freddi dell'anno aumentano, di solito, sia le infezioni respiratorie, come influenza e raffreddore appunto, sia le patologie cardiovascolari. I risultati ottenuti hanno dimostrato che con l'aumentare dell'esposizione alle basse temperature aumenta il rischio di sviluppare infezioni. Questo sembra essere dovuto ad un effetto provocato dall'abbassamento della temperatura corporea e all'aumento dello stress dovuto al freddo, che determinano vasocostrizione nella mucosa respiratoria e abbassamento delle difese immunitarie.
Vi sono degli integratori estratti per la maggior parte da piante naturali, come l'echinacea, le bacche di sambuco e Pelargonium sidoides. Altri integratori appartenenti a questa categoria sono i probiotici. Tutti questi supplementi hanno mostrato solo la possibilità che possano essere efficaci nella prevenzione delle patologie respiratorie. Questi effetti non sono supportati da prove scientifiche sufficienti.
L'echinacea è un preparato estratto dalle piante della famiglia delle Asteraceae, usate sopratutto in Europa e America per il trattamento dell'influenza. Spesso i preparati a base di echinacea sono mescolati ad altri componenti ed è molto difficile capire la loro reale efficacia. Uno studio del 2014 ha preso in considerazione diverse preparazioni a base di echinacea e ne ha valutato l'effettivo effetto rispetto ad un trattamento senza echinacea. I risultati ottenuti hanno mostrato che non ci sono evidenze significative che dimostrino un'effettiva efficacia di questi prodotti nel trattamento dell'influenza. Molti studi che dimostrano il contrario sono spesso di bassa qualità o difficili da valutare in questo senso. Inoltre, l'echinacea può interagire con alcuni farmaci, quindi è sempre bene rivolgersi ad un medico prima di iniziare ad assumerla.
Le bacche di sambuco sono un altro dei rimedi spesso proposti contro il raffreddore e l'influenza. Gli studi che dimostrano questi effetti utilizzano pochi campioni e hanno una scarsa qualità metodologica. Inoltre, le bacche di sambuco devono essere cotte altrimenti possono dare effetti collaterali, come nausea. Inoltre, è necessario prestare attenzione al resto della pianta di sambuco che è tossica per l'uomo.
I probiotici vengono spesso proposti a livello commerciale sopratutto come utili nel supporto al sistema immunitario. Uno studio del 2017, però, dimostra come le evidenze in merito sono ancora troppo poche. É quindi necessario andare a valutare ulteriormente i loro effetti andando a valutare effettivamente anche il rapporto costo-beneficio. L'effetto dei probiotici sulle patologie respiratorie è spesso difficile da valutare in quanto diversi ceppi batterici possono avere effetti molto diversi tra loro. Alcuni studi hanno dimostrato come i probiotici e i prebiotici possono aumentare l'efficacia dei vaccini contro l'influenza, effetto maggiore negli anziani piuttosto che nei giovani.
Altri rimedi naturali antinfluenzali che possono essere usati nei bambini ad esempio, sono la pappa reale e l'infuso di limone e miele. Il primo può essere assunto per favorire l'azione delle difese immunitarie grazie all'alto contenuto vitaminico e il potere ricostituente. Il secondo, invece, è un ottimo rimedio contro la tosse e il mal di gola, grazie all'alto contenuto di vitamina C del limone e l'azione calmante del miele. Ricordiamo, però, che questi prodotti non vanno mai utilizzati come cura esclusiva, ma è sempre necessario consultare il medico.
Altro rimedio naturale proposto è l'uso della curcuma, molto utilizzata nella medicina ayurvedica che le attribuisce proprietà, fra le altre, antiossidanti e antiinfiammatorie. Questi effetti non sono però ancora stati confermati con certezza dalla scienza.
Anche l'Aloe Vera viene spesso associata ad effetti antivirali e antisettici, non dimostrati però a livello scientifico.
Alcune sostanze hanno maggiori ricerche che dimostrino il loro effetto positivo sulle malattie respiratorie, fungendo spesso da immunostimolanti per l'influenza.
La vitamina D promuove il differenziamento delle cellule epiteliali nei processi infiammatori e aumenta le difese immunitarie durante le infezioni virali. Di conseguenza, una carenza di vitamina D potrebbe ridurre l'efficienza del sistema immunitario. Gli alimenti in cui si trova sono quelli di origine animale, come carne, fegato, pesce e uova, ma anche frutta secca e cereali integrali, ma può essere spesso necessario integrarla.
L'integrazione dello zinco è consigliata solo in caso di reale carenza in quanto una sua eccessiva assunzione può determinare effetti negativi, come mal di testa, nausea, vomito, perdita di appetito e crampi. Lo zinco, presente in diversi alimenti, contribuisce al buon funzionamento del sistema immunitario e alla riparazione dei tessuti. Una sua carenza può verificarsi in seguito ad una dieta scorretta e negli atleti.
La vitamina C ha un effetto positivo nello sviluppo del sistema immunitario e nel mantenimento dell'integrità della pelle e delle mucose, mantenendo intatte le barriere di difesa contro i microrgamismi patogeni. Nel 2013 una ricerca scientifica ha dimostrato come questa vitamina possa ridurre la durata e attenuare gli effetti dell'influenza, senza però prevenirla. Risulta pertanto inutile l'uso della vitamina C come trattamento di prevenzione di questo tipo di patologie e infezioni.
Altro integratore utile per aumentare le difese immunitarie è l'arginina. Quest'ultima è un amminoacido essenziale che ha dimostrati effetti positivi nel favorire la produzione delle cellule del sistema immunitario. Questo integratore è sconsigliato ai soggetti affetti da infezioni da Herpesvirus, in quanto potrebbe determinare la riattivazione dei virus. Inoltre, questo integratore può interagire con alcuni farmaci, come gli anticoagulanti e gli antiinfiammatori non steroidei (FANS), determinando il rischio di emorragie. L'arginina può essere utilizzata per prevenire l'influenza stagionale assumendo integratori a base di questa molecola nei periodi più freddi dell'anno.
Successivamente all'influenza il nostro organismo può risultare debilitato. La composizione della flora batterica intestinale potrebbe risultare alterata, sopratutto successivamente ad una terapia antibiotica. Gli integratori a base di probiotici possono quindi aiutare a ripristinare il nostro microbiota intestinale.
In seguito alla terapia antibiotica potrebbe, inoltre, verificarsi una carenza vitaminica, da ripristinare tramite una corrretta alimentazione, oppure con specifici integratori. Si possono quindi supplementare le vitamine antiossidanti, quindi la A, la C e la E, ma anche quelle del gruppo B, come la B3, la B5 e la B6 e B12. In particolare la vitamina B6 e la vitamina B12 non sono prodotte dal nostro organismo, quindi è necessario integrarle in caso di carenza, in quanto utili al metabolismo energetico.
Nella fase post-influenzale sono anche utili integratori di sali minerali, per reintegrare quelli persi dall'organismo sopratutto durante decorsi influenzali con sintomi gastrointestinali. Integratori contenenti ferro, magnesio, potassio e arginina possono aiutare nel recupero della forza e dell'energia che possono diminuire in seguito alla malattia.
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