Il tumore, detto anche neoplasia o cancro, è una neoformazione di tessuto di tipo autonomo, progressivo e irreversibile. I tumori sono composti da cellule che perdono la capacità di controllo della proliferazione, non rispondendo più all'inibizione da contatto con le altre cellule.
Il tumore può essere benigno o maligno.
I tumori benigni sono masse di cellule ben delimitate, circondate da una capsula di tessuto connettivo, incapaci di infiltrare i tessuti circostanti o di generare metastasi, e sono in genere ben differenziate.
I tumori maligni si differenziano dai tumori benigni solamente in base alla capacità di infiltrare altri tessuti e di formare metastasi, ovvero di lasciare il sito di origine (attraverso i vasi sanguigni, il sistema linfatico o per semplice diffusione atraverso le cavità corporee) per sviluppare tumori in altri tessuti.
La maggior parte dei tumori maligni originano dall'evoluzione di tumori benigni, che acquistano la capacità di infiltrare i tessuti e metastatizzare.
I tumori benigni si caratterizzano con il suffisso -oma (osteoma, fibroma, ecc) Se il tumore è di origine ghiandolare, allora si utilizza il termine adenoma seguito dal tipo cellulare (adenoma prostatico, del fegato, ipofisario, ecc). Il polipo, il papilloma e la cisti sono tumori benigni che originano dagli epiteli.
I tumori maligni si caratterizzano con il suffisso sarcoma se interessano i tessuti ossei e cartilaginei (osteosarcoma, fibrosarcoma), per gli altri si utilizza il termine carcinoma seguito dal tessuto interessato. I tumori di origine ghiandolare vengono denominati adenocarcinomi (adenocarcinoma del polmone, pancreatico, ecc).
La classificazione dei tumori si effettua valutando la gradazione e la stadiazione.
La gradazione è un parametro di malignità: viene valutata l'attività proliferativa delle cellule, attribuendo un valore da 1 a 3.
La stadiazione è un parametro di invasività: viene valutata la grandezza a partire dalla dimensione minima rilevabile (parametro T, da 1 a 4); l'invasione dei linfonodi (N, da 0 a 2); e la presenza o meno di metastasi (M, da 0 a 2).
Il tumore ha sempre origine monoclonale, ovvero si sviluppa a partire da una singola cellula che, esposta a un agente mutageno, subisce un danneggiamento irreversibile del proprio DNA. Il tumore non si sviluppa in una sola fase, occorrono in genere migliaia di mutazioni che vanno a colpire i geni deputati al controllo di alcune funzioni cellulari. I principali geni coinvolti nella formazione del tumore sono di 2 tipi:
Attualmente sono stati individuati diversi geni che risultano mutati nella stragrande maggioranza dei tumori.
I tumori non si formano dall'oggi al domani, ma con un processo di trasformazione genetica progressivo, dove le mutazioni si accumulano nel tempo e trasformano gradualmente la cellula. La ricerca ha evidenziato che nessun tumore si forma per la mutazione di un solo gene, ma quasi sempre in seguito a modificazioni multiple che comportano l'attivazione di diversi geni protoncogeni e la perdita di più geni oncosoppressori.
Affinché una cellula venga trasformata in cellula neoplastica deve subire 2 processi: l'iniziazione e la promozione.
L'iniziazione consiste nella mutazione del DNA ad opera di una sostanza cancerogena. In genere non è sufficiente che una sostanza sia in grado di casuare mutazioni, poiché esistono sostanze mutagene, ma solo alcune di esse sono cancerogene, ovvero in grado di trasformare la cellula in tumore. Il danno causato dalle sostanze iniziatrici è lineare e non presenta una soglia: se 1 g della sostanza X provoca un danno Y, 2 g provocheranno un danno 2Y, 3 g un danno 3Y ecc. Inoltre, il danno è irreversibile e ha memoria, la promozione può cioè agire anche a distanza di tempo rispetto alla promozionel, provocando il tumore.
La promozione avviene in seguito all'esposizione della cellula all'agente iniziatore ed è necessaria al fine di trasformare la normale cellula in tumore. Gli agenti promotori non sono cancerogeni da soli, ma devono agire dopo l'esposizione ad una sostanza cancerogena iniziatrice, hanno un'azione che può essere reversibile negli stadi iniziali, non formano legami con le macromolecole biologiche e di conseguenza non producono mutazioni.
Se l'agente promotore è in grado di agire per un tempo sufficiente con una dose sufficiente, si forma il tumore vero e proprio, che però può essere ancora benigno, non in grado di infiltrare e formare metastasi. A seguito di ulteriori mutazioni, il tumore benigno può trasformarsi in maligno.
Le sostanze promotrici presentano, a differenza di quelle iniziatrici, un effetto soglia. L'alcol, una tipica sostanza promotrice, non ha effetto promotore a basse dosi, ma quando l'assunzione raggiunge una soglia quantitativa scatta l'effetto promotore. Un promotore è una sostanza in grado di aumentare la proliferazione delle cellule iniziate, un effetto che può contribuire allo sviluppo di ulteriori mutazioni e alla trasformazione in cellule neoplastiche.
Esistono sostanze cancerogene che possiedono capacità iniziatrice e promotrice, in grado quindi di provocare il tumore indipendentemente dalla presenza di altre sostanze.
La correlazione tra cancro e alimentazione è ormai confermata da moltissimi studi. Numerosi dati epidemiologici fanno ritenere che l'alimentazione, dunque le abitudini alimentari, svolgano un ruolo di un certo rilievo nella genesi di alcuni tumori. Per esempio, tra i Mormoni e gli Avventisti del Settimo Giorno, che per motivi religiosi non bevono ...
Il carcinoma baso-cellulare (o basalioma) è un tipo di cancro che colpisce il tessuto cutaneo. Tale neoplasia origina dalle cellule basali (un tipo di cellule che costituiscono l’epidermide ed hanno la funzione di produrre nuove cellule in sostituzione di quelle vecchie che muoiono)...
Il carcinoma squamo cellulare è una forma di cancro che colpisce la pelle, e si sviluppa, a patire dalle cellule squamose che compongono lo strato intermedio ed esterno della pelle (epidermide). Il carcinoma a cellule squamose della pelle di solito non è pericoloso per la vita...
Oggi sappiamo che molte sostanze cancerogene sono contenute negli alimenti che mangiamo, anche relativamente spesso. La cancerogenesi chimica nasce nel 1775 quando il medico britannico Percival Pott pubblicò le osservazioni relative all'elevata incidenza di carcinomi dello scroto tra gli individui che, nella loro giovinezza, avevano praticato ...
Tumore, cancro o neoplasia: tre termini dal significato diverso, ma che fanno capire che nel nostro corpo c'è qualcosa che non va. Tumore significa rigonfiamento; cancro dalla parola inglese cancer, cioè granchio, ad indicare di qualcosa che aderisce ostinatamente; neoplasia, termine scientifico per descrivere una massa anomala di tessuto ...
La cura dei tumori comprende diverse terapie, le principali sono: la chirurgia, la chemioterapia, la radioterapia, e la terapia mirata (target therapy). La scelta della cura dipende dal tipo e dallo stadio del tumore, dai possibili effetti collaterali, dalle preferenze del paziente e dal suo stato di salute generale...
La radioterapia è un trattamento che utilizza radiazioni ionizzanti per la cura dei tumori. Il trattamento è loco-regionale, interessa cioè solo una parte del corpo e le radiazioni hanno la capacità di penetrare più o meno profondamente i tessuti umani e di causare un danno cellulare sufficientemente importante da uccidere le cellule...
La chemioterapia è un trattamento farmacologico che utilizza composti chimici potenti (farmaci chemioterapici) con l'obiettivo di uccidere le cellule in rapida crescita presenti nell'organismo. Viene più spesso utilizzata per curare il cancro, dal momento che le cellule tumorali crescono e si moltiplicano molto più rapidamente...
Il condroma è un tumore benigno composto da cartilagine ialina matura. Tali neoplasie in genere hanno un potenziale di crescita limitato e non sono localmente aggressive. Questi tumori sono chiamati encondromi quando si presentano nel canale midollare dell'osso mentre vengono chiamati eccondromi (o condromi)...
Nella comunità scientifica c'è un forte consenso a favore dell'associazione tra il consumo di alcol e diversi tipi di cancro. L'alcol è inserito tra le sostanze sicuramente cancerogene, ovvero nella categoria 1, dalla IARC (International Angency for Research on Cancer), e non esiste un consumo...
Il lipoma è un tumore benigno formato da tessuto adiposo (grasso), molto frequente e piuttosto facile da identificare. Solitamente si presenta localizzato sotto la pelle come un nodulo circoscritto e limitato da una capsula fibrosa. Al tatto si può apprezzare come una massa morbida che, sotto la pressione...
I marcatori tumorali, o biomarker, sono sostanze che vengono prodotte dal corpo in presenza di un cancro, sia maligno che benigno, nell’organismo. I marker sono quindi degli indicatori di origine biologica, genetica o biochimica, legati all’insorgenza di una patologia...
Il sarcoma di Kaposi (SK) è un tumore multifocale che colpisce cute, mucose e organi viscerali e rappresenta una patologia di sempre maggiore interesse a causa dell'aumento del numero di persone affette da HIV...
Il tumore del colon-retto è uno dei tumori più diffusi, ma anche uno di quelli più facili da curare, se diagnosticato in tempo. L'intestino è suddiviso in intestino tenue, o piccolo intestino (a sua volta ripartito in duodeno, digiuno e ileo), e intestino crasso, o grosso intestino. Quest'ultima parte è formata dal ...
Il tumore alla pelle è tra i tumori più diffusi in assoluto al mondo. Si sviluppa più spesso su zone esposte al sole, anche se determinati tipi di neoplasie possono insorgere anche su zone normalmente non esposte alla luce solare. Esistono tre principali tipi di cancro: il carcinoma basocellulare, il carcinoma a cellule squamose e il melanoma...
Il tumore del polmone rappresenta la prima causa di morte nei Paesi industrializzati. Colpisce diversi tipi cellulari polmonari che presentano prognosi e modalità di trattamento molto diversi fra loro; può essere asintomatico o presentarsi con una sintomatologia aspecifica che allunga i tempi diagnostici...
Il tumore della prostata è il carcinoma più frequente nell'uomo e prende origine, nel 95% dei casi, dall'epitelio ghiandolare prostatico. Al giorno d'oggi, con l'utilizzo sempre più diffuso del PSA, la maggioranza dei tumori viene diagnosticata in fase clinicamente localizzata e in assenza di sintomi e segni clinici...
Il tumore al seno (o tumore alla mammella) è uno dei più diffusi al mondo. La sua probabilità di comparsa aumenta con l'età, raggiungendo il picco massimo a 50 anni e mantenendosi costante negli anni successivi. Negli ultimi anni i tumori alla mammella sono aumentati, ma è diminuita la loro mortalità grazie ...
Il tumore allo stomaco o carcinoma gastrico è il secondo tumore nel mondo per frequenza (il terzo in Italia dopo il cancro al seno e al polmone) e rappresenta la quinta causa di morte tra i tumori. I tumori gastrici vengono classificati in diversi modi, i due modelli di riferimento sono quelli di Lauren e dell'OMS. L'OMS propone un grande numero ...
Il tumore del cervello rappresenta una crescita di cellule anormali, che proliferano rapidamente, all'interno del tessuto cerebrale. Si possono distinguere tumori cerebrali primari, che originano nel cervello e tumori metastatici, che hanno origine in una sede diversa del corpo e diffondono fino ad arrivare al cervello...
Il tumore della tiroide è la più comune neoplasia maligna del sistema endocrino. I tumori maligni sono classificati sulla base delle caratteristiche istologiche; i tumori differenziati, come il carcinoma papillifero o follicolare, sono spesso curabili e la prognosi è buona per i pazienti identificati in fase precoce...
Il tumore dell'esofago rappresenta il 7% di tutte le neoplasie del tratto gastrointestinale e rimane a tutt'oggi, nonostante i progressi della chirurgia e delle terapie mediche come radio- e chemioterapia, una malattia a prognosi infausta nella maggioranza dei casi. Copisce prevalentemente i maschi nela decade compresa fra i 60 e 70 anni...
Il tumore del fegato, detto anche carcinoma epatocellulare (o epatocarcinoma, EC), rappresenta il 5,4% di tutti i casi di tumore e rappresenta nel mondo la 5° causa di morte per cancro. In alcune aree geografiche la sua incidenza è in aumento a causa del contagio con virus dell’epatite B (HBV) e C (HCV) diffusi negli anni 60 con aghi ...
Il carcinoma del rene (tumore del rene) rappresenta circa il 3% delle neoplasie dell'adulto con una mortalità del 50%. Colpisce maggiormente gli uomini, con rapporto 2:1 rispetto alle donne e il tasso di incidenza aumenta con l'aumentare dell'età a partire dai 35 anni. La fascia d'età più colpita è...
Il tumore dell'ovaio è una patologia che prende origine dalle cellule delle ovaie. Rappresenta il 5% dei decessi per neoplasia nel sesso femminile, poiché la diagnosi è spesso tardiva. I sintomi compaiono in fase avanzata della malattia e quando il tumore è localizzato è generalmente asintomatico...
I tumori del testicolo costituiscono l'1% circa dei tumori maligni maschili e sono le neoplasie più frequenti dai 20 ai 35 anni d'età. Si tratta quindi di un tipo di tumore socialmente rilevante in quanto colpisce giovani adulti nel pieno della loro vita sociale e lavorativa...
Il cancro delle ossa è un tumore raro che può originare da qualsiasi osso dell'organismo, ma più comunemente colpisce le ossa lunghe che formano le braccia e le gambe. Esistono diversi tipi di tumore delle ossa; alcuni tipi di neoplasie si verificano soprattutto nei bambini, mentre altri riguardano per lo più adulti...
Il tumore dell'utero è una malattia caratterizzata dalla presenza di cellule tumorali nei tessuti dell'endometrio e rappresenta la neoplasia ginecologica maligna più comunemente diagnosticata nelle donne. Viene spesso rilevato in una fase iniziale perché produce molto frequentemente un anomalo sanguinamento vaginale...
La trombocitemia essenziale è un disordine mieloproliferativo cronico caratterizzato da un'abnorme produzione di piastrine. È un tumore e, insieme a leucemia mieloide cronica, mielofibrosi idiopatica e policitemia vera, appartiene al gruppo delle cosiddette sindromi mieloproliferative croniche.
L’incidenza del carcinoma pancreatico è aumentata con l’incremento medio dell’aspettativa di vita della popolazione. È un tumore che provoca il decesso in oltre il 98% dei pazienti colpiti. Più frequente nei maschi e soprattutto nella popolazione nera, e si sviluppa solitamente dopo i 50 anni, molto raramente prima...
I tumori della laringe e della faringe sono patologie neoplastiche che si sviluppano a livello della gola e fanno parte dell'apparato respiratorio (laringe) e gastrointestinale (faringe). La gola è una struttura anatomica muscolare che ha origine posteriormente al naso e termina nel collo...
Il cancro della vescica è una tipologia di cancro che interessa l’organo deputato all’immagazzinamento dell’urina nella zona pelvica maschile, la vescica. Il carcinoma inizia, solitamente, nelle cellule interne alla vescica e successivamente può infiltrare altre zone dell'organo...
Quando di parla di tumori oculari si identificano una serie di tumori che possono svilupparsi in varie parti dell’occhio. Un tumore generalmente si sviluppa quando delle cellule, in origine sane, subiscono una mutazione e iniziano a crescere in modo incontrollabile, andando a formare una massa,..
La ricerca del benessere spinge sempre più persone ad adottare stili di vita sani, basati su un'alimentazione equilibrata, il giusto livello di attività fisica e alcune buone abitudini.
La cellulite non è solo un problema estetico che riguarda la maggior parte delle donne, ma rappresenta anche uno degli inestetismi più fastidiosi e difficili da eliminare.
L'esame delle feci è una procedura diagnostica che consiste nella raccolta e nell'analisi di un campione di feci, al fine di individuare alcune eventuali condizioni patologiche.
Se è vero che invecchiare è un processo naturale e fisiologico, lo è anche che esistono differenze abissali tra l'età anagrafica e quella biologica di ognuno di noi.
Molto spesso si sente parlare di farmaci di automedicazione, ma cosa si intende esattamente con questa espressione piuttosto generica?
Come creare un ambiente domestico favorevole al benessere psicofisico
I benefici del tè verde sull’organismo sono noti fin da epoche antiche: possiede proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e diuretiche.
In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere gli elementi principali da considerare quando ci si trova a prendersi cura di genitori anziani che vivono da soli.
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