Melone

Il melone (Cucumis melo) è una pianta a fusto strisciante appartenente al genere delle Curcubitaceae, così come il cetriolo e il cocomero, quindi, anche se tecnicamente è coltivato come un ortaggio, nel consumo comune viene considerato un frutto. Il melone è chiamato anche popone in alcune zone come la Toscana.

 

 

Origine e zone di coltivazione del melone

Questo frutto è originario dell'Antica Persia e venne diffuso, in tutto il bacino del Mediterraneo, dagli Egizi attorno al V secolo a.C.. Successivamente i Romani lo fecero conoscere in tutta Europa, e, dato il grande successo commerciale, arrivarono ad imporre addirittura una tassa sui meloni che superavano i 200 grammi di peso (praticamente tutti!).

Il melone è conosciuto e coltivato in tutto il mondo, ma attualmente è la Cina a detenere il primato come maggior produttrice con circa il 50% della produzione mondiale. Ancora oggi il melone è uno dei frutti più diffusi nel mondo ed è molto gradito grazie al sapore dolce e alla possibilità di diversi usi in cucina, sia nelle ricette dolci che in quelle salate. 

 

 

L'Italia coltiva meloni in circa 23 mila ettari di campi o più spesso di serre. Le regioni dove la coltivazione del melone è più fiorente sono la Sicilia, la Lombardia, l'Emilia Romagna, il Lazio, la Puglia e la Campania. 

Nel 2018, è stato stimato che, oltre alla Cina, i maggiori produttori di melone sono la Turchia, al secondo posto dopo la Cina, e poi l'Iran e il Kazakistan. Nel mondo occidentale i produttori maggiori sono gli Stati Uniti, con 872,080 tonnellate nel 2018, seguiti dalla Spagna (664,353) e dall'Italia (607,970). 

In tutto il mondo si stima che vengano prodotti ogni anno 26,7 milioni di tonnellate di meloni con un giro d'affari mondiale non indifferente. 

In Italia vengono coltivati diversi tipi di varietà di meloni, da quelli retati a quelli Cantalupo, per comprendere poi anche quelli d'inverno. Famosi sono anche i meloni siciliani alcuni dei quali, come vedremo più avanti, sono anche presidio slow food

Varietà di melone

Melone

Esistono molte varietà di melone, ma una prima distinzione può essere fatta tra il melone estivo e quello invernale:

  • Il melone invernale: quello più comune è detto anche "inodorus", ha buccia liscia e spessa, priva di costole e dal colore giallo. Nel melone giallo la polpa è bianca, la forma è allungata e ovale, il peso varia da 1,5 a 4 kg, è poco profumato ma molto dolce, con un gusto delicato. Un'altra varietà del melone d'inverno è quello detto "gigante di Napoli", che ha una buccia verde e la polpa bianca. Si confonde spesso con un'altra tipologia di melone verde, il "melone Morettino", che ha, però, una buccia verde scuro e la polpa sempre bianca. Altra varietà di melone verde invernale è il "melone di Malta", che ha la particolarità di avere una polpa dal colore verde. I paesi d'origine del melone invernale sono l'Algeria e la Francia, ma si trova ovunque nel mondo. I meloni d'inverno sono raccolti tardivamente, dopo l'estate fino a dicembre e si possono conservare per giorni anche fuori dal frigorifero. Per la loro stagione di raccolto, questi meloni sono i piatti tipici invernali di alcune regioni italiane, fra cui la Sicilia. 
  • Il melone estivo: viene seminato in primavera e raccolto durante tutta l'estate, anche se i migliori sono quelli di agosto, più dolci e saporiti. Ha una buccia di color beige o giallastra, generalmente solcata da venature longitudinali, e la polpa di colore arancione, ma le caratteristiche possono variare a seconda della tipologia di melone estivo. Se ne distinguono, infatti, 3 tipologie principali:
    • I meloni cantalupo o zatte: sono meloni precoci, con buccia liscia e solcata di colore verde-grigio e caratterizzata dalla presenza di un reticolo esterno. La polpa soda è di colore aranciato-salmonato e il peso varia da 0,6 a 1,5 kg. Il sapore di questo melone è molto dolce e intenso, ed è infatti gradito da molti. Il nome di questa varietà di melone deriva dal castello di Cantalupo, costruito sui colli di Roma e frequentato da missionari asiatici che portavano questo frutto come dono. 
    • meloni retati o reticulatus: hanno forma sferica o oblunga, la buccia è sottile e marcata da un fitto reticolo di venature, da cui prende il nome. La polpa può essere di colore giallo o arancione, il peso varia da 1 a 2,5 kg e sono molto profumati (vedi foto più in alto).

 

 

 Alcune varietà di melone sono più simili a degli ortaggi, in quanto vengono raccolti in anticipo rispetto alla loro maturazione. Fra questi abbiamo: 

  • I meloni Carosello (Cucumis melo var. flexuosus): sono un ibrido tra le diverse varietà di melone, più simili a dei cetrioli e vengono usati, infatti, con lo stesso scopo: possono essere mangiati in insalata. La loro forma è, inoltre, allungata e vengono raccolti precocemente quando sono ancora acerbi, quindi meno dolci ma più croccanti. Sono diffusi in Italia soprattutto nel Meridione. Nel resto del mondo sono coltivati, invece, soprattutto in Turchia e in Asia, in particolare in Giappone. 
  • I meloni momordica: caratterizzati dal sapore amaro e usati non tanto in cucina quanto come pianta medicinale, dato il contenuto apprezzabile di vitamine antiossidanti come la vitamina A, C ed E

Melone in cucina: le ricette

Il melone è un frutto tipicamente estivo, ricco di zucchero, vitamina A e C.

Anticamente veniva mangiato come verdura in insalata, condito con olio, sale e pepe, come testimonia anche Alexandre Dumas che lo accompagnava a vini liquorosi come il Marsala, il Porto o il Madeira, una ricetta che andrebbe riscoperta.

Il melone è molto versatile in cucina, viene generalmente consumato come frutta a fine pasto, ma è anche utilizzato per piatti salati, come per il classico abbinamento "prosciutto e melone", considerato un antipasto oppure un piatto unico. Ma questo frutto viene usato anche per fare ricette creative come il risotto al melone, o anche per preparare mostarde, confetture, gelati, granite o macedonie.

Valori nutrizionali del melone d'inverno

Valori nutrizionali del melone d'estate

Melone e dieta: valori nutrizionali e proprietà

Iniziamo con il dire che il melone ha un contenuto calorico molto basso. Quello d'estate risulta leggermente più calorico, con 34 kcal per 100 g di prodotto. Per quanto riguarda il contenuto di zuccheri essi sono nella media della maggior parte dei frutti, precisamente hanno 7,4 g di zuccheri ogni 100 di prodotto. Dai risultati delle tabelle nutrizionali CREA possiamo vedere, invece, come la versione invernale ha calorie di poco inferiori, 24 kcal/100 g, e zuccheri pari a 4,9 g ogni 100 g di frutto. 

Il melone, in tutte le sue varietà, ha un contenuto di acqua molto abbondante, che supera il 90% del peso. Per questo motivo risulta molto gradito specialmente in estate, perchè ha un alto potere rinfrescante e idratante. Il contenuto di lipidi e proteine è abbastanza irrilevante e l'apporto di fibra basso: 0,7 g /100 g sia per la versione estiva che per quella invernale. 

Degni di nota sono anche i contenuti di vitamine e antiossidanti, con un alta concentrazione di vitamina A, 189 ug/100 g e vitamina C, 32 mg/100 g per il melone estivo, quantità che risultano invece inferiori nel caso del melone invernale. 

Sia il melone invernale che quello estivo hanno buone quantità di potassio (333 mg/100 g), fosforo e calcio, contribuendo quindi ad una dieta sana ed equilibrata. 

Tra le proprietà del melone, oltre a quella idratante e dissetante, abbiamo quella antiossidante, visto il contenuto di vitamine in esso presenti. Può essere utile anche per la salute di pelle e occhi, dato il contenuto di vitamina A. 

In passato il melone era ritenuto responsabile della scarsa fertilità nell'uomo, ma oggi questa credenza è stata smentita. Le controindicazioni del melone sono rivolte a chi soffre di diabete, che dovrebbe prestare attenzione alla quantità di frutta in generale da assumere. 

Meloni italiani presidio slow food

In Italia esiste solo una certificazione IGP, quella del melone mantovano IGP sia cantalupo che retato. Dal 2013, poi, queste 3 varietà di melone sotto descritte sono protette dal Presidio Slow Food e sono tutte invernali e siciliane:

  • Melone cartucciaru di Pacecu: coltivato nella zona di Trapani, è precoce e molto produttivo tanto che già a luglio il suo prezzo crolla per via dell'eccessiva offerta; è un melone che si conserva in cantina anche per due mesi fino all'autunno;
  • Melone gialletto di Ciaculli: è un melone invernale, dalla buccia di colore giallo intenso, coltivato nel palermitano;
  • Melone purceddu di Alcamo: si caratterizza per la buccia molto rugosa di colore scuro, quasi nera, e la forma ovale che ricorda un maialino (da cui il nome porceddu), la polpa è bianca, viene coltivato anch'esso nella zona tra Trapani e Palermo.

Il melone mantovano IGP appartiene alle varietà botaniche di melone cantalupo e retato, trattandosi quindi di un melone estivo. Esiste in diverse sotto-varietà a sua volta, a seconda che sia liscio o retato. La sua zona di produzione consiste in 41 comuni italiani della provincia di Mantova e Cremona, in Lombardia, ma anche in alcune zone dell'Emilia-Romagna, nelle province di Bologna, Ferrara e Modena. La coltivazione avviene sia in campo aperto che in serra e viene seminato ad aprile e raccolto in estate. Durante la raccolta si controlla la qualità di ogni singolo melone, che viene bollato per essere certificato e spedito in strutture idonee per la vendita e il trasporto entro 24 ore dalla raccolta. Spesso può essere venduto anche come vegetale di IV gamma, ossia già tagliato, pulito e lavato, pronto quindi per essere consumato. 

Il peso del melone mantovano IGP è di circa 800 g con un diametro di 10 cm, con una forma tendente allo sferico. All'esterno si presenta con una buccia giallo-paglierino e la polpa interna è invece di colore giallo-arancio. La tipologia retata ha invece una polpa più tendente all'arancio e la buccia può essere talvolta verde. Dal punto di vista organolettico risulta con sapore dolce e succoso, con retrogusto di tiglio e zucchine. Il sapore è più dolce e con un maggior contenuto di zuccheri rispetto alle altre tipologie di melone, e anche il contenuto di sali minerali, di potassio in particolare, risulta più elevato. Queste caratteristiche sono dovute al tipo di terreno in cui crescono questi meloni, che hanno la caratteristica di essere molto permeabili, facilitando quindi la penetrazione dell'acqua nelle radici della pianta, che ricevono quindi un'irrigazione costante

 

Ricette a base di melone d'estate

 

 

 

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