Il coronavirus, o SARS-CoV-2, può essere evitato attraverso un'alimentazione specifica? Analizziamo nel dettaglio tutti i vari aspetti e le basi scientifiche che possono aiutarci a dare una risposta a questa domanda.
Innanzitutto, in seguito all'emergenza sanitaria la maggior parte della popolazione è costretta ad una vita casalinga. Questo porta ad adottare una specifica alimentazione in quarantena, che consente di evitare gli effetti collaterali di una vita troppo sedentaria: l'aumento del peso corporeo. Questo è dovuto non solo alla mancanza di movimento, ma anche ad un riversare sul cibo le frustrazioni dovute al momento. Ecco che il consumo di alimenti spesso ipercalorici, ricchi di zuccheri e grassi, diventa quasi un passatempo, portando alla conseguenza che il nostro organismo viene affaticato e non di certo preparato ad un eventuale patologia.
Fondamentale, quindi, è l'adozione di comportamenti specifici durante il periodo di isolamento quali: la preparazione delle giuste porzioni di cibo, la scelta di una dieta più simile a quella mediterranea, ricca quindi di frutta, verdura, legumi e con una minor frequenza di consumo di carne e derivati.
Spesso, però si tende a pensare che l'alimentazione possa avere un ruolo curativo in caso di infezioni e che, quindi, anche ne caso della Covid-19 possa portare ad una risoluzione dello stato di malattia, spesso attraverso specifici integratori a cui si attribuiscono proprietà miracolose. Ciò che è necessario sottolineare è che l'alimentazione corretta svolge un ruolo in prevalenza preventivo e di sostegno al sistema immunitario. La dieta non ha però potere terapeutico e quindi di guarigione da nessuna malattia, Covid-19 compresa.
Per chi dovesse venir colpito dalla Covid-19, o da un'influenza, nelle forme chiaramente meno gravi, è bene sempre evitare alcuni cibi, in particolare quelli che risultano di più lenta digestione come quelli ricchi di grassi, quali fritture, formaggi stagionati, carni e pesci grassi, ma anche dolci ricchi di creme e burro. Questo perchè in caso di malattia potrebbe esserci inappetenza e quindi gli alimenti più leggeri e ricchi di micronutrienti, risultano sicuramente più semplici e gradevoli in questi casi, ma forniscono anche i micronutrienti necessari al supporto dell'organismo in periodi stressanti per l'organismo.
Fra questi abbiamo carne e pesce magri, formaggi freschi o a pasta molle, dolci con frutta e yogurt invece delle classiche creme e grassi alimentari utilizzati. Alimenti vegetali come frutta, verdura e legumi sono di grande aiuto in questo caso.
Attenzione deve essere prestata anche al tipo di cottura, che di preferenza deve essere alla piastra, al forno o al vapore, evitando, invece, fritture e soffritti.
Il sistema immunitario umano è un insieme complesso di cellule diverse fra loro, composti chimici e processi diversi che portano alla reazione contro virus, batteri, tossine e sostanze estranee in generale.
Per mantenere questo importante sistema del nostro organismo in salute, è necessario che nel corpo umano vi sia uno stato di salute generale. Questo si ha attraverso una dieta corretta, una quantità e qualità del sonno adeguata, l'attività fisica e tutti quei comportamenti che favoriscono lo stato di salute generale.
Se è vero che il sistema immunitario può essere stimolato attraverso l'assunzione di alcuni cibi e in particolare da alcuni micronutrienti, come vitamine e minerali, è anche vero che questo processo dura anni e deve essere una costante della vita di un individuo.
Ne consegue che se una persona non dovesse aver prestato attenzione a questo aspetto per gli anni precedenti, ingenti quantità di alimenti o integratori stimolatori del sistema immunitario non saranno sufficienti a sopperire una dieta scorretta di anni addietro.
L'alimentazione può, inoltre, svolgere un ruolo preventivo delle patologie, stimolando la risposta immunitaria contro di esse, ma non può avere un ruolo sostitutivo dei farmaci e delle terapie.
Inoltre, l'effetto del cibo nei confronti del sistema immunitario non aumenta con l'aumentare della dose. In poche parole: non è assumendo grosse quantità di cibi stimolatori del sistema immunitario che potremmo avere una protezione maggiore, anche perchè spesso le vitamine che svolgono un'azione in tal senso vengono escrete dall'organismo, se presenti in eccesso rispetto ai normali fabbisogni.
Non esistono cibi miracolosi che possano bloccare la diffusione del coronavirus o altri integratori che possano curare la Covid-19. Purtroppo, spesso le false notizie che si diffondono in questo periodo danno false speranze, distogliendo l'attenzione dai comportamenti che realmente possono bloccare la diffusione dell'epidemia.
Al fine preventivo, per favorire quindi una buona funzionalità del sistema immunitario, possiamo introdurre alcuni alimenti che hanno avuto risultati positivi in tal senso. Una loro carenza potrebbe causare un mal funzionamento della reazione dell'organismo ai patogeni, e quindi anche al coronavirus.
Al contrario, non è necessario introdurne grosse quantità in questo periodo, ma cogliere quest'occasione per iniziare a renderli parte delle nostre abitudini di vita.
Tra i cibi utili nell'aumentare l'attività immunitaria vi sono i probiotici, contenuti in yogurt e altri tipi di latte fermentato, oltre che in specifici integratori.
Frutta e verdura sono utilissime in quest'ottica perché contengono vitamine e minerali importanti. Fra questi abbiamo la vitamina C, contenuta in kiwi, fragole e agrumi, oltre che negli ortaggi a foglia verde, nel latte e nel pesce. La vitamina A, inoltre, stimola la reazione immunitaria ed è presente dei vegetali di colore rosso-arancio e negli alimenti di origine animale.
Tra i minerali da non trascurare abbiamo magnesio, zinco e selenio, contenuti in cereali integrali, semi di zucca, frutta secca, legumi.
Il pesce è importante per la sua attività antinfiammatoria, grazie alla notevole presenza di acidi grassi omega-3.
Notiamo quindi come l'alimentazione ideale ai tempi del coronavirus è in pratica quella mediterranea, utile per la prevenzione di molte patologie se adottata nel lungo periodo.
Così come gli alimenti, anche gli integratori possono fornire da supporto al sistema immunitario, in modo da incrementarne l'attività. Non è però necessario assumerli se non si hanno carenze nutrizionali evidenti. Essi, infatti, non devono essere intesi come sostituti di una dieta corretta o, peggio, come alternative ai farmaci. In alcuni casi, invece, possono interagire con essi e contrastarne l'efficacia. Pertanto, è sempre bene chiedere il parere del medico prima di assumerli in contemporanea con una terapia farmacologica in corso.
In questo periodo, in seguito alla diffusione del cosiddetto coronavirus, assumere integratori non ci aiuterà ad evitare l'infezione e non ne bloccherà la diffusione. Essi devono essere intesi con fine preventivo da assumere solo se non è possibile introdurre gli stessi micronutrienti in modo sufficiente tramite la dieta, o se il fabbisogno è aumentato per particolari condizioni fisiologiche o patologiche.
Se non è possibile quindi rifornirsi di frutta e verdura con alto contenuto di vitamina C, potrebbe quindi essere necessario usare integratori specifici. Questa vitamina è risultata efficace nel stimolare la risposta immunitaria contro le infezioni virali. Oltre i 2 g di assunzione giornaliera questa vitamina viene escreta dall'organismo, pertanto è inutile assumerne dosi eccessive.
L'integrazione di vitamina D, in soggetti carenti, è utile perchè essa è risultata efficace nel miglioramento della risposta ad alcuni trattamenti antivirali, nonostante però non sia stata testata sul SARS-CoV-2 ma in altri virus. Questa vitamina, inoltre, aiuta la funzionalità immunitaria, ma deve essere integrata solo se vi è una carenza dimostrata tramite analisi mediche, visto gli effetti da sovradosaggio.
Lo zinco è un minerale la cui azione è stata associata alla protezione contro le infezioni respiratorie. Inoltre, vari studi hanno rilevato una sua efficacia nella stimolazione dell'attività delle cellule immunitarie, dimostrando un effetto preventivo per diverse patologie. Tuttavia, un eccesso di zinco potrebbe ridurre l'assorbimento di altri minerali, come il rame, e portare paradossalmente ad un maggior rischio di sviluppare infezioni.
Altri integratori molto usati per la stimolazione del sistema immunitario sono a base di aglio, curcumina, Echinacea, che hanno effetti non confermati a livello scientifico, o comunque con risultati ancora da valutare.
In questo periodo di diffusione del virus che causa la Covid-19, è bene osservare un'alimentazione equilibrata, quanto più simile alla dieta mediterranea. Essa aiuterà nell'evitare l'eccessivo aumento del peso corporeo e contribuirà alla prevenzione delle patologie.
Alcuni cibi possono potenziare l'azione del sistema immunitario, come quelli contenenti vitamina C, vitamine D o zinco. In caso in cui non sia possibile introdurre questi alimenti, è bene integrarli sentendo il parere del medico, che accerterà l'effettiva carenza e necessità.
In ogni caso, l'azione dell'alimentazione sul sistema immunitario va vista in un'ottica di prevenzione generale e miglior esito della patologia, che si costruisce in anni di osservanza di corretta dieta. Non può, invece, avere effetto curativo o di blocco della diffusione del virus, alcun tipo di alimentazione anche se corretta, seguita per tempi brevi, dopo anni di dieta scorretta.
La cosa migliore, quindi, è seguire una corretta alimentazione per iniziare ad incrementare lo stato di salute dell'organismo, affidandosi ad altre regole di vita per il blocco della diffusione dell'epidemia.
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