I semi di Canapa non sono una droga, sono legali e sono dei componenti che possono essere inseriti nella dieta quotidiana perchè ricchi di proprietà e nutrienti.
Questi semi sono estratti dalla Cannabis sativa ma, nonostante questo, non hanno alcun effetto a livello delle funzioni cognitive in quanto non contengono il principio attivo della cannabis, ossia il THC, tetraidrocannabinolo.
Si presentano come dei semi piccoli e dalla colorazione marrone, ricchi di molti nutrienti interessanti.
I semi di canapa possono essere usati per diverse ricette e possono essere processati per rimuovere l'involucro esterno nel caso in cui vengano venduti integri. A tal fine si può usare un semplice mortaio con pestello. Possono essere aggiunti, anche come tali, a cereali e yogurt, per usarli durante la prima colazione. Si possono aggiungere a frullati e frappè, oppure per realizzare ricette da forno, in unione con cibi ricchi di omega-3, come il pesce. I semi di canapa possono essere anche ingredienti di insalate insieme alla frutta secca.
Questi alimenti sono facilmente acquistabili nei supermercati o nei negozi biologici specializzati, oltre che negli store online.
I semi di canapa sono ricchi di proteine, acidi grassi omega-3 e omega-6, fibre e anche micronutrienti. Tra questi ultimi troviamo composti antiossidanti, vitamine e minerali. Il contenuto calorico per 30 g di prodotto è pari a 116 kcal, di cui 2,6 g sono di carboidrati.
Il contenuto proteico di questi semi è piuttosto elevato: pensiamo che, in una porzione da 30 g di semi, troviamo 9,46 g di proteine. Esse, inoltre, sono ad alto valore biologico, ossia contengono tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro organismo. L'aminoacido più rappresentato è l'arginina, importante per l'apparato cardiovascolare. Questi semi risultano, quindi, ideali per completare l'apporto proteico della dieta, in particolare per quelle povere di proteine o amminoacidi essenziali come le diete vegane.
Nei semi di canapa troviamo anche acidi grassi omega-3, in particolare l'acido alfa-linoleico, che è un grasso essenziale per il nostro organismo che deve essere introdotto attraverso la dieta, in quanto il nostro corpo non è in grado di sintetizzarlo.
Anche il profilo lipidico generale risulta interessante, con un corretto rapporto tra omega-6 e omega-3, una bassa quantità di acidi grassi saturi e senza acidi grassi trans. In generale, l'apporto totale di grassi è pari a 14,62 g per 30 g di prodotto. Di questi, 11,43 g sono acidi grassi polinsaturi e 1,38 g sono acidi grassi saturi.
Le fibre dei semi di canapa sono invece contenute in maggior quantità nell'involucro esterno del seme, anche se si trova una discreta concentrazione anche nella parte interna, con 1.2 g di fibre ogni 30 g di prodotto.
Per quanto riguarda i micronutrienti presenti nei semi di canapa, abbiamo tra le vitamine la E e le vitamine del gruppo B, in particolare la B6, la B9 o acido folico, la B1, la B2 e la B3. I minerali maggiormente presenti sono il magnesio, il fosforo, il calcio, il potassio, così come anche il ferro e lo zinco.
Grazie al loro contenuto di fibre, i semi di canapa aiutano in diverse funzioni in cui queste sostanze sono coinvolte, fra cui la regolazione dell'appetito, promuovendo il senso di sazietà e quindi aiutando nella perdita di peso. In questo caso, quindi, si può dire che i semi di canapa siano un supporto per dimagrire, nell'ambito però di un'alimentazione sana ed equilibrata. Inoltre, le fibre contenute in questi semi aiutano nella regolazione dei livelli dei lipidi nel sangue, in particolare del colesterolo, e promuovono la salute dell'apparato gastro-intestinale.
Grazie al contenuto di polifenoli, i semi di canapa hanno mostrato di avere interessanti potenziali effetti antiossidanti e antimutageni, studiati sia nelle cellule di lievito che in quelle umane.
Altri studi sottolineano come i semi di canapa, contenendo cannabidiolo, possono avere effetti antinfiammatori e neuroprotettivi, risultando quindi un potenziale valido aiuto nella prevenzione delle patologie correlate a questi effetti, come le malattie neuro-degenerative, ad esempio il morbo di Parkinson e l'Alzheimer, nonchè anche nella sclerosi multipla e nei disturbi della crescita infantile.
Gli acidi grassi omega-3 contenuti nei semi di canapa, nonchè anche il rapporto tra omega-6 e omega-3 tipico di questi alimenti, li rendono elegibili nella prevenzione della patologie cardiovascolari, come infarti e aritmie. Gli stessi effetti sono anche dovuti alla quantità di arginina, coinvolta nell'abbassamento della pressione arteriosa. Infatti, il metabolismo di questo amminoacido produce ossido nitrico, composto che promuove la dilatazione dei vasi sanguigni e mantiene elastiche le arterie. Va precisato, però, che le patologie cardiovascolari si prevengono soprattutto con una dieta varia ed equilibrata ed un'adeguata attività fisica.
L'effetto antinfiammatorio dei semi di canapa è promosso anche dalla quantità di omega-3 e da un rapporto adeguato tra gli acidi grassi polinsaturi in essi presente. Va precisato, però, che gli studi che dimostrano l'influenza degli acidi grassi nell'infiammazione producono risultati diversi e contrastanti, in particolare per quanto riguarda il modello umano. Inoltre, la quantità di estratto di semi di canapa che vengono usati nel corso degli studi con risultati positivi, è in genere troppo elevata rispetto all'effettiva quota di semi di canapa presente nella dieta di un normale individuo. Pertanto, i loro effetti a livello infiammatorio rimangono incerti. Sicuro è, però, il contributo dei semi di canapa nel totale dell'apporto di acidi grassi omega-3 attraverso la dieta, importante quindi per la prevenzione di diversi disturbi, fra cui anche quelli correlati con la pelle. Fra questi abbiamo l'acne e la dermatite atopica, che uno studio del 2015 ha correlato con una carenza di omega-3 nella dieta, palesando la necessità, però, di ulteriori ricerche a conferma di quanto detto.
Altri effetti sono correlati all'uso di olio di semi di canapa, oggetto di uno studio realizzato nel 2014 che andava a proporre l'efficacia di questa sostanza come antireumatico. Successivamente, altri studi hanno promosso gli stessi effetti potenziali degli estratti della Cannabis sativa, grazie all'influenza dei composti in essi presenti sul sistema immunitario, ed in particolare all'effetto modulatorio delle cellule immunitarie come macrofagi e linfociti T e B. In ogni caso, la conclusione a cui gli stessi studi sono arrivati è la necessità di ulteriori ricerche in merito.
Nonostante in linea generale i prodotti a base di semi di canapa non siano attivi a livello cognitivo, ci sono stati casi in cui alcuni atleti hanno avuti problemi nel superare i test delle urine realizzati per controllare i livelli di THC eventualmente presenti. Questo perchè, in alcuni casi, i processi di produzione degli alimenti a base di semi di canapa portano alla presenza di THC rilevati dai test. In alcuni paesi come il Canada, infatti, si tende a controllare ed evitare le contaminazioni crociate durante la produzione, per garantire un prodotto sicuro e privo di effetti collaterali.
Negli USA è proibita l'importazione di prodotti a base di semi di canapa e la vendita di prodotti a base di essi che contengano una percentuale di THC superiore allo 0,3%.
Inoltre, come tutti i semi oleosi, anche quelli di canapa potrebbero creare problemi in persone affette da diverticolosi e diverticolite. L'effetto è, però, molto soggettivo.
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