Dieta Dubrow: una strategia utile ma non adatta a chiunque

La dieta Dubrow è una dieta dimagrante che si base sul digiuno intermittente, andando però ad associarlo ad una dieta low-carb, ossia a bassa quantità di carboidrati. Le opinioni in merito sono piuttosto diverse, tra chi ne esalta gli effetti prodigiosi nella perdita del peso e nella prevenzione dell'invecchiamento, con un'azione quindi anche preventiva su più fronti, e chi invece ne rimarca la scarsa originalità della proposta. I detrattori di questa dieta, infatti, evindenziano come sia una strategia alimentare ripresa da molte altre applicate da tempo, ma sottolineano anche come questa dieta preveda una quota calorica eccessivamente bassa. 

 

 

Vediamo di seguito in che cosa consiste esattamente questa dieta, cercando anche di capire se sia utile ed efficace o meno. 

In che cosa consiste la dieta Dubrow?

La dieta Dubrow nasce da un libro pubblicato nel 2018 da una coppia di star televisive americane, Terry e Heather Dubrow. Il primo è un chirurgo plastico molto noto nella televisione in USA, mentre la seconda è parte del cast di un reality show ambientato ad Orange County. 

 

 

Questo tipo di dieta è formulata secondo uno schema settimanale 16:8, tipico di molte diete che prevedono il digiuno intermittente. Prevede la suddivisione in 3 fasi diverse e successive, descritte nel libro omonimo su questa dieta. L'introito calorico viene, quindi, aumentato in alcune ore della giornata e ridotto, o annullato, in altri momenti, tenendo la quantità di carboidrati assunti sempre molto bassa. Vengono, inoltre, fornite delle indicazioni sui gruppi alimentari da introdurre e sulla loro frequenza di assunzione. 

Gli obiettivi preposti con questo tipo di schema alimentare, oltre alla perdita del peso, riguardano la miglior regolazione glicemica, l'aumento dell'energia e la riduzione della fatica fisica, oltre che un incremento nell'utilizzo dei grassi come fonte energetica e una prevenzione dei caratteristici segni dell'età. 

Fasi della dieta Dubrow

Questo tipo di dieta si suddivide in 3 fasi principali che hanno durate diverse. Hanno, inoltre, delle denominazioni accattivanti e sono:

  • prima fase chiamata "Red carpet ready", ossia "pronti per il red carpet";
  • seconda fase chiamata "Summer is coming", ossia "l'estate sta per arrivare";
  • terza fase chiamata "Look hot while living like a human", la cui traduzione italiana è "appari bella/o e sensuale mentre vivi come tutti gli altri esseri umani".

La prima fase ha una durata variabile dai 2 ai 5 giorni e serve per abituare il soggetto alle modalità di svolgimento della dieta, aiutandolo a gestire la fame e a proseguire questo tipo di percorso dietetico con la giusta motivazione. I nomi stessi delle fasi sembrano, infatti, scelti proprio per uno scopo motivazionale verso chi intraprende questo percorso. 

Nella prima fase si ha un digiuno di 16 ore al giorno e i pasti sono concentrati nelle restanti 8 ore. Questa è una tipica strategia del digiuno intermittente, ma in questa fase vi sono delle regole molto restrittive per quanto riguarda gli alimenti da introdurre. Non vengono fornite quantità ma solo delle categorie di alimenti da scegliere. In particolare, nella prima fase è necessario introdurre proteine magre, grassi buoni, quindi in prevalenza monoinsaturi e polinsaturi, vegetali non amidacei, frutta, prodotti lattiero-caseari. Sono invece relegati ad assunzioni in piccole quantità la frutta secca, i semi oleosi e i carboidrati complessi. 

Successivamente inizia la seconda fase, la cui durata è variabile a seconda del soggetto, dei suoi obiettivi e di quanto velocemente li raggiunge. Termina, infatti, quando si raggiunge la forma fisica desiderata. Anche in questa fase si ha un'alternanza di digiuno e assunzione di cibo. Il primo, però, si effettua per 12-16 ore, a seconda di quanto velocemente si vogliono raggiungere i risultati. 

Nella seconda fase vengono fornite delle indicazioni non solo riguardanti i cibi da introdurre e preferire, ma anche circa la loro frequenza di assunzione. Le calorie e i macronutrienti non vengono contati, ma si rispetta semplicemente lo schema delle categorie di cibi consigliati. 

 

 

Gli alimenti consigliati nella seconda fase in una frequenza di 2-3 porzioni al giorno sono: i vegetali non amidacei, le proteine magre e i grassi non saturi. Inoltre, è consentita una porzione al giorno di latticini, 2 porzioni di frutta, 1 di semi oleosi e 1 di carboidrati. 

La terza fase è quella successiva al raggiungimento del peso e della forma fisica che è stata posta come obiettivo. In questa fase si fa un digiuno di 16 ore al giorno per 2 giorni a settimana. Negli altri giorni si osserva, invece, un digiuno invece di 12 ore quotidiane. Le categorie e le frequenze di alimenti sono le stesse di quelle previste nella seconda fase e la durata di questo terzo step è a lungo termine, perchè serve per mantenere il peso raggiunto nel lungo periodo. 

Se nella prima fase non è possibile fare nessuna eccezione alla dieta, nelle altre due fasi la persona che segue questo percorso può fare occasionalmente dei pasti non in linea con la dieta, ossia i cosiddetti "pasti liberi". 

In tutte le fasi della dieta sono ammesse come bevande l'acqua, ma che il caffè e il non zuccherati. Nella seconda e nella terza fase sono permesse anche le bevande a basso tenore di alcol, come il vino rosso e bianco o i distillati non troppo alcolici. La frequenza di consumo delle bevande alcoliche è pari a 1 porzione al giorno e in tal caso deve essere consumata una sola porzione di frutta nella stessa giornata. 

Dieta Dubrow: funziona?

La dieta Dubrow ha sicuramente delle caratteristiche che la rendono potenzialmente positiva ed efficace. Primo fra tutti il fatto che si incoraggia l'assunzione di fibre e grassi buoni, con una bassa assunzione di carboidrati e grassi saturi. Questo ha come effetto positivo la regolazione del transito intestinale, favorito dall'alta introduzione di fibre, che influiscono anche sulla riduzione della sensazione di appetito. Infatti la fibre alimentare è stata più volte associata ad un aumento dell'indice di sazietà degli alimenti che la contengono.  

La dieta Dubrow, inoltre, invita a consumare basse quantità di alimenti processati e già pronti, ma anche di cibi raffinati come pasta, pane e biscotti non integrali o riso bianco. Sono limitate anche le bevande zuccherine, così come anche i grassi e gli oli ricchi di grassi idrogenati e grassi saturi come alcuni oli vegetali. Le indicazioni generali invitano, quindi ad una corretta scelta degli alimenti. 

Non ci sono ricerche scientifiche specifiche sulla dieta Dubrow, ma abbiamo diversi studi che hanno trattato nel corso del tempo sia gli effetti del digiuno intermittente che quelli della restrizione di carboidrati. 

Il basso contenuto di carboidrati potrebbe favorire la riduzione del grasso corporeo e la modalità del digiuno intermittente ha dimostrato di essere efficace nel dimagrimento. Alcuni studi, ancora da confermare del tutto, associano il digiuno intermittente ad un effetto positivo nei pazienti che soffrono di diabete di tipo 2 e obesità. Sembra, inoltre, che il digiuno intermittente aiuti il metabolismo a bruciare energia in modo più efficace durante la giornata, come dimostrato da questo studio, che ne rinvia ad ulteriori ricerche la valutazione degli effetti a lungo termine dell'uso del digiuno intermittente come pratica abituale. 

Inoltre, il digiuno intermittente ha dimostrato di avere effetti positivi nella riduzione dei fattori legati all'infiammazione. Altri studi hanno rilevato come brevi periodi di digiuno intermittente possano ridurre il rischio di patologie cardiovascolari

In aggiunta, la dieta Dubrow prevede una drastica riduzione dei carboidrati, strategia che è associata ad un miglioramento della concentrazione di glucosio nel sangue e della risposta all'insulina. Come dimostrato da questo studio, basse concentrazioni di carboidrati nella dieta possono essere utili anche per trattare e risolvere situazioni di iperglicemia, compreso il diabete di tipo 2. 

Effetti negativi della dieta Dubrow

I detrattori di questa strategia dietetica accusano i suoi ideatori di non aver creato nulla di nuovo, in quanto queste strategie erano già note e usate da tempo. Inoltre, nel libro che presenta la dieta Dubrow, l'accento viene posto sulla perdita di peso e sul blocco dei segni dell'invecchiamento, mai in quello che dovrebbe essere obiettivo primario di qualsiasi intervento dietetico: la salute generale dell'individuo. 

Un altro fattore da tenere in considerazione è che le indicazioni fornite in questa dieta sono piuttosto generiche e presuppongono quindi una conoscenza almeno di base degli alimenti e della nutrizione. Risulta quindi difficile da seguire per coloro che non hanno questo tipo di nozioni, che vengono quindi scoraggiati ed indotti ad allontanarsi dal percorso nutrizionale.

Inoltre, la dieta Dubrow è abbastanza flessibile, in quanto non vengono fornite quantità esatte dei cibi. Da un lato questa potrebbe essere una caratteristica positiva per molti, specie per coloro che cercano una strategia più flessibile da gestire nella vita quotidiana. Per altre persone, invece, proprio questa mancanza di guida e questa eccessiva elasticità potrebbe rendere la dieta Dubrow difficile da seguire. 

Oltre al digiuno intermittente, questo tipo di strategia dietetica è anche caratterizzata da una restrizione calorica molto intensa, la cui entità varia da individuo ad individuo a seconda degli alimenti scelti per ogni categoria. Talvolta, le calorie assunte possono essere davvero troppo poche, e se da un lato questo determina una perdita di peso, nel lungo periodo può avere effetti negativi sul metabolismo, nonchè innescare effetti collaterali come: sensazione di fatica e debolezza, sbalzi di umore e pensieri poco lucidi. 

La dieta Dubrow è, inoltre, controindicata per le persone che soffrono di diabete di tipo 1 e di bassa pressione arteriosa, situazioni in cui è sconsigliato il digiuno intermittente. Per lo stesso motivo è sconsigliata in gravidanza e allattamento. La restrizione calorica marcata non rende, inoltre, questa dieta adatta alle donne che stanno entrando in menopausa

Inoltre, la dieta Dubrow non è adatta in chi soffre di disturbi del comportamento alimentare, situazioni in cui le calorie assunte, ma anche i tempi e le modalità, vanno gestite da un team di esperti, non solo in nutrizione ma anche in psicologia. 

In conclusione

La dieta Dubrow non è sicuramente una strategia alimentare del tutto nuova, ma abbina due tipologie di dieta molto usate, soprattutto negli ultimi anni. Nonostante questo, questa dieta promuove sicuramente la scelta di cibi di buona qualità e potrebbe essere efficace nel promuovere la perdita di peso. Di contro, però, non fornisce una chiara e diretta guida nelle scelte dietetiche, lasciando molto spazio decisionale al soggetto. Di conseguenza, il successo di una dieta di questo genere dipende da molti fattori:

  • la forza di volontà e capacità di autocontrollo del soggetto che inizia il percorso dietetico. Essendo molto flessibile non tutti potrebbero seguirla a lungo termine, ma molti potrebbero invece abbandonarla.
  • Le conoscenze in materia di nutrizione. Non fornendo chiare e fisse quantità e tipologie precise di alimenti, chi la applica dovrebbe avere una buona conoscenza alimentare di base per evitare errori. 
  • Il tipo di alimenti scelti: a seconda della tipologia di cibi scelti per ogni categoria, la dieta potrebbe avere o meno risultati soddisfacenti. 

Per altro, non troviamo fino in fondo la volontà, da parte degli autori di questa dieta, di rendere il soggetto davvero cosciente di ciò che sta applicando e del perchè deve fare quelle scelte alimentari. 

La dieta Dubrow non è quindi sicuramente una dieta adatta a tutti e non è l'unica strategia percorribile per ottenere risultati soddisfacenti in termini di riduzione del peso. 

 

 

 

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