Gli estratti di frutta e verdura sono, in questi ultimi anni, diventati famosi come preparazioni salutare simbolo di una dieta equilibrata. Non è difficile vedere nei supermercati appositi elettrodomestici, anche molto costosi, chiamati appunto "estrattori" su cui girano affari e marketing di successo. Come spesso accade, però, ciò che sembrava essere una moda del tutto salutare, è in realtà un'abitudine non adatta e necessaria per tutti.
Gli estratti vengono di solito realizzati utilizzando frutte a verdura con aggiunta di spezie, con lo scopo di concentrare in un succo nutrienti e molecole dalle potenziali attività benefiche per l'organismo. L'estrattore va a separare la fibra dalla restante parte delle componenti di frutta e verdura. Di conseguenza, l'estratto è formato in realtà da acqua e zuccheri della frutta, in cui vi sono anche vitamine, minerali e altri componenti dei vegetali.
Gli estratti sono quindi maggiormente equiparabili ai succhi di frutta mentre differiscono dai frullati, che sono invece costituiti anche dalla parte fibrosa dei vegetali e della frutta.
Molte persone trovano difficoltà a bere acqua e a introdurre sufficienti quantità di frutta e verdura. Questa è una condizione molto frequente in chi non ha una dieta equilibrata e cerca scorciatoie e soluzioni per far fronte a problemi che l'alimentazione sbagliata crea. Spesso si preferiscono gli estratti all'acqua perchè più saporiti, altre volte si usano come sostituti di frutta e verdura per l'assunzione di vitamine e minerali, così come anche composti antiossidanti e dall'azione benefica. Per questo motivo si vanno ad aggiungere spezie, come curcuma e zenzero per aumentare le potenziali proprietà benefiche dell'estratto.
Non vi sono in realtà molte ricerche scientifiche che provino l'efficacia o i benefici degli estratti rispetto all'ingestione di frutta e verdura intere. Nel 2017, uno studio aveva rilevato che gli estratti possono incrementare lo sviluppo dei batteri positivi nella flora intestinale e diminuire quelli negativi. Bisogna, però, precisare che questa attività è svolta anche dalle fibre di frutta e verdura, che apportano anche numerosi altri vantaggi, come vedremo più avanti in questo articolo.
Gli estratti apportano vitamine e minerali e per questo motivo vengono spesso proposti come bevande salutari, indicate per chi assume nella sua dieta una bassa quantità di questi micronutrienti. In realtà, nei paesi occidentali le carenze vitaminiche sono davvero rare e nel caso in cui si abbia la necessità di aumentarne l'apporto è sempre preferibile l'alimento intero, che permette una migliore assimilazione delle vitamine. Inoltre, le vitamine liposolubili sono veicolate maggiormente nel nostro organismo se assunte insieme a grassi. L'ideale è infatti consumare la verdura cruda con l'olio extra-vergine di oliva ad esempio. Gli estratti sono privi di grassi e inoltre apportano zuccheri, motivo per cui, nel caso in cui non si vogliano assumere vegetali interi, sarebbero più utili l'uso di appositi integratori di vitamine e minerali.
Gli estratti hanno dei vantaggi per tutti i soggetti che devono sottoporsi ad una dieta liquida o semiliquida, come chi soffre di diverticolite o morbo di Crohn, nella cui dieta vanno escluse le fibre. Ricordiamo però che per questo tipo di patologie è sempre bene rivolgersi ad un professionista al fine di valutare una dieta equilibrata ed adeguata.
L'estratto non contiene fibre, che vengono accuratamente separate dall'estrattore e buttate come materiale di scarto. Le fibre sono importanti componenti di frutta e verdura, che svolgono molte funzioni nel nostro organismo prevenendo diverse patologie, come quelle cardiovascolari e il tumore al colon-retto. Queste sostanze, inoltre, aiutano la regolarità intestinale, curando e prevendendo problemi come la stitichezza. Inoltre, vengono fermentate dai batteri della flora intestinale, fungendo da prebiotici e facilitando la crescita delle specie batteriche positive per il nostro organismo.
Oltre alle fibre, negli estratti si perdono anche polifenoli e antiossidanti, come alcune vitamine, che si possono trovare nella buccia di alcuni tipi di frutta e verdura. Inoltre, gli antiossidanti e gli enzimi presenti negli estratti tendono a diminuire la loro azione con lo stoccaggio del succo. Bisogna quindi sempre fare attenzione a bere subito, massimo entro un giorno, l'estratto al fine di non perderne le proprietà.
Inoltre, conservare gli estratti per lungo tempo può aumentare il rischio della loro contaminazione con batteri, dovuta ala concentrazione di zuccheri in queste bevande. Pertanto, è sempre bene prestare attenzione alla modalità e ai tempi di conservazione degli estratti preparati in casa.
Ingerire una grande quantità di estratti, specie nelle diete che prevedono quasi esclusivamente l'ingestione di questo tipo di preparazioni, può essere anche pericoloso e predisporre a patologie come quelle che coivolgono i reni, dovute all'ingestione di grandi quantità di ossalati, che causano i calcoli renali ad esempio. Nel caso in cui si scelga di introdurre nella propria dieta una grande quantità di estratti vegetali, quindi, bisognerebbe sempre calcolare la quantità di ossalati che si ingerisce, come raccomandato anche da questo studio scientifico.
Un altro problema degli estratti è la qualità della frutta e verdura usata per produrli. Spesso infatti, se non vengono scelti prodotti biologici si rischia di concentrare in un'unica bevanda la quantità di pesticidi residui presenti normalmente nei vegetali.
Negli estratti si ha un'alta concentrazione di fruttosio che determina una più veloce sintesi dei grassi, portando ad una maggiore predisposizione verso patologie correlate, come la steatosi. Inoltre, per la scarsa quantità di fibre e l'alta componente zuccherina, gli estratti sono sconsigliati nei soggetti diabetici o che soffrono di glicemia alta in generale. Per questo motivo sarebbe consigliabile preparare estratti composti prevalentemente da verdura, almeno l'80%, e una minima quantità di frutta. Questo tipo di preparazioni sono, però, difficili da realizzare in quanto la verdura produce meno succo e ha una bassa quantità di zuccheri. Pertanto preparazioni di questo genere risultano poco gradevoli al palato e necessitano di enormi quantità di materia prima per essere realizzate.
Altri soggetti per la maggiore concentrazione di antiossidanti presenti negli estratti, queste bevande sono controindicate per i soggetti sottoposti a chemioterapia, il cui effetto potrebbe essere compromesso proprio da un'eccesso di queste molecole.
I sostenitori degli estratti attribuiscono ad essi degli effetti detox e consigliano l'assunzione di queste bevande sopratutto dopo periodi di grandi abbuffate, specie dopo le festività principali. Di solito, però, non viene mai specificato da quale tipo di sostanza tossica il nostro corpo debba essere "detossificato" e non vengono mai citate prove scientifiche di questi effetti.
Sono molte le diete detox che vengono prosposte e spesso consistono nell'assunzione di acqua ed estratti, talvolta con l'aggiunta di qualche lassativo. Tralasciando il discorso sul perchè queste diete siano sbagliate e sui danni che esse possono provocare, poniamo l'attenzione sulla fantomatica azione detossificante degli estratti.
Il nostro organismo ha dei sistemi antiossidanti endogeni che aiutano, grazie all'azione di specifici enzimi, nell'eliminazione di sostanze dannose, come i radicali liberi. Essi sono molecole prodotte in seguito al metabolismo, ma anche a partire da molecole assimilate da alcuni alimenti, specie in quelli ricchi di grassi. Per potenziare l'effetto dei sistemi antiossidanti endogeni, giungono in supporto molecole provenienti dagli alimenti, ossia gli antiossidanti, presenti in frutta e verdura, ma anche nell'olio extra-vergine di oliva. Gli antiossidanti esogeni, quindi, neutralizzano i radicali liberi e prevengono, fra le altre cose, l'invecchiamento cellulare e la modificazione del DNA, che può avere potenziali effetti cancerogeni.
Altri sistemi che il nostro organismo utilizza per eliminare le sostanze dannose sono quelli che coinvolgono i reni e le feci, attraverso le quali vengono espulse dal nostro orgasnismo molecole di scarto o non più necessarie, come i farmaci e l'alcol, molte delle quali vengono modificate da processi di detossificazione che vengono realizzati da enzimi presenti nelle nostre cellule.
Inoltre, anche parte del colesterolo viene in realtà eliminato attraverso le feci in seguito all'eliminazione dei sali biliari. In aggiunta, l'assunzione di fitosteroli, presenti in molti vegetali e fibre, incrementano l'eliminazione del colesterolo dall'organismo, perchè competono con gli stessi sistemi di assorbimento intestinale.
Considerati, quindi, tutti questi meccanismi, possiamo vedere come il nostro organismo è già di per sè preparato ad eliminare le fantomatiche tossine del nostro corpo, a qualunque tossina ci si riferisca, ma un'alimentazione sana ed equilibrata può aiutare a tal scopo. Gli estratti da soli di certo non bastano a fornire le sostanze necessarie, specie se sono poi preparati usando verdura e frutta non di stagione o stoccata per lungo tempo, con una quantità di molecole antiossidanti quindi molto bassa. Le fibre, inoltre, assenti negli estratti, sono importanti per la regolarità intestinale e quindi per l'eliminazione di parte delle sostanze tossiche.
Le fibre aiutano a limitare l'assorbimento di carboidrati, zuccheri e grassi, in particolare del colesterolo, donando anche un maggiore senso si sazietà. Per questo motivo hanno anche un'azione positiva nel mantenimento del peso corporeo e sono importanti nelle diete per sovrappeso e obesità. Viste queste premesse, si può facilmente intuire come invece l'estrattore, producendo succo privo di fibre, non sia utile per dimagrire. Le ricette di estratti che si propongono con questa finalità danno quindi delle false speranze.
In aggiunta, in realtà l'estratto di frutta in particolare, è composto prevalentemente dagli zuccheri semplici della frutta. Grandi quantità di estratto possono quindi portare all'assunzione di grandi quantità di zuccheri semplici e avere l'effetto opposto, ossia l'aumento del peso corporeo. L'assunzione di zuccheri, che vengono velocemente assorbiti a livello intestinale, determina un aumento della produzione di insulina, che spinge verso la sintesi degli acidi grassi. Inoltre, il picco insulinico causato dagli zuccheri semplici determina una temporanea sensazione di fame, incrementata anche dal fatto che gli estratti, per la bassa presenza di fibre e alta presenza di zuccheri donano un senso di sazietà minore e di breve durata.
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