La Maca, o ginseng delle Ande, nota anche come ginseng o Maca peruviana, è una radice di una pianta erbacea annuale, il cui nome scientifico è Lepidium meyenii, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o Crucifere. Questo vegetale è tipico delle zone della Cordigliera delle Ande, del Perù, ma possiamo trovarlo anche in Bolivia, e cresce sopra i 3500-4500 metri di altitudine. Nonostante questo, è una pianta difficile da coltivare, perchè esige molto sole ma senza caldo eccessivo, bassa escursione termica e terreni ben concimati.
Esteticamente appare come una pianta di piccole dimensioni, con fiori piccoli e grigi, tipici delle piante della medesima famiglia. La radice, che è l'unica parte della pianta in genere usata, è di forma tubulare e rotonda dal diametro di circa 8 cm. In base al colore dei semi, essa assume una colorazione diversa che può andare dal blu, al nero, fino ad arrivare al bianco e addirittura rosso o verde.
La Maca è oggetto di studio per diverse proprietà biologiche, ma nella popolazione peruviana è una radice conosciuta e usata da tempo. Infatti, si trovano testimonianze scritte del suo uso risalenti al XVI e XVII secolo, così come anche da numerosi reperti archeologici del tempo. Le popolazioni peruviane la usavano come tonico e ricostituente e nel miglioramento delle prestazioni psicofisiche. Veniva anche usata per incrementare la fertilità e per favorire le prestazioni sessuali.
La Maca delle Ande era nota anche agli Inca che la ritenevano "un dono degli dei" e pertanto la riservavano a sacerdoti e guerrieri. In Europa si diffuse grazie ai conquistatori spagnoli che la importarono. Negli anni Sessanta e Settanta, la Maca si diffuse sopratutto tra i medici americani che iniziarono ad usarla come nutraceutico.
La Maca viene consumata come tale, sia cruda che cotta o ridotta a farina per la realizzazione di dolci o bevande. Inoltre, questa radice può anche essere usata per la formulazione di integratori, nella maggior parte dei casi sotto forma di compresse.
Questa radice è di interesse sopratutto per il suo contenuto abbondante di carboidrati, che costituiscono circa il 60% dell'alimento. Troviamo anche diversi tipi di amminoacidi come arginina, glutammato, aspartato, valina, glicina e fenilalanina. La Maca è anche ricca di fibre e minerali come iodio, calcio, zinco, ferro, selenio e fosforo, ma anche vitamine come la vitamina C e alcune vitamine del gruppo B.
Inoltre, questo vegetale ha anche due acidi grassi polinsaturi, il maene e la macamide, a cui si attribuisce il potere afrodisiaco. Il contenuto in grassi della Maca è comunque molto basso, ma sono presenti acidi grassi essenziali e importanti come l'acido oleico, l'acido arachidonico e l'acido linoleico. L'effetto a favore della promozione della fertilità maschile è invece dovuto alla presenza nella Maca di alcaloidi e fitosteroli.
La Maca contiene i glicosinolati, presenti in tutte le Crucifere, e che contengono glicosidi solforati maggiormente presenti nella radice fresca piuttosto che in quella essiccata. Questi composti sono ritenuti da alcuni responsabili dell'attività di promozione della libido e della fertilità.
Altri composti presenti nella Maca sono tannini, fitosteroli e flavonoidi.
In realtà, tutte le applicazioni per cui si usa tradizionalmente la Maca nelle medicina peruviana, non sono state provate a livello scientifico. Nonostante questo, diversi medici riportano opinioni positive in merito all'uso della Maca come integratore per il benessere psico-fisico.
Per il suo quantitativo proteico e glucidico, la Maca ha un certo interesse nutrizionale e può essere usata come ricostituente in caso di malnutrizione, anche per il suo contenuto di vitamine e minerali. Infatti, la Maca è consumata dalle popolazioni peruviane come alternativa ai cereali e costituisce, infatti, un componente importante della dieta delle popolazioni peruviane così come anche dei loro animali. Interessante è anche il fatto che, una volta essiccata, mantiene le sue proprietà nutritive per diversi anni.
Alla Maca vengono attribuite proprietà adaptogene, ossia favorirebbe l'adattamento dell'organismo a fattori di stress, sia fisici che psicologici, prevenendone i danni che queste situazioni possono provocare nell'organismo e senza effetti collaterali, caratteristica importante per una sostanza usata come adaptogena. Viene utilizzata, infatti, anche all'interno di integratori per far fronte allo stress fisico in caso di soggetti sportivi o convalescenti, in cui sembra promuovere uno stato di benessere generale.
La Maca viene anche usata in caso di fatica mentale e in tutte le situazioni in cui è necessario incrementare la capacità di concentrazione. Questo sembra dovuto al valore energetico della radice. Per questo motivo, viene spesso usato per la sindrome da stanchezza cronica e in casi di depressione.
Oltre a queste attività, alla Maca vengono attribuiti effetti afrodisiaci e contro l'infertilità maschile, motivo per cui viene usata nelle medicina tradizionale peruviana già da diverso tempo. Uno studio del 2001 effettuato sui ratti, ha dimostrato che in questi animali la Maca è in grado di aumentare il volume dei testicoli nonché anche la quantità di sperma prodotto. Un'altra ricerca effettuata sugli uomini, ha dimostrata la capacità dell'integrazione con Maca di aumentare la produzione e la motilità dello sperma, in modo indipendente dagli ormoni sessuali, come FSH, LH ed estradiolo. Inoltre, un altro studio aveva dimostrato che i livelli di testosterone e di ormoni della riproduzione non erano influenzati dal trattamento con la Maca. In realtà, gli studi effettuati a questi scopi usano in prevalenza campioni animali e, laddove prendono in considerazione campioni umani, risultano ancora insufficienti per trarre conclusioni circa l'effetto positivo di questa radice per la fertilità maschile.
Altra proprietà proposta per la Maca è quella antitumorale, dovuta al contenuto di glicosinolati, che sembrano attivi sopratutto contro i casi di tumori al seno e all'apparato gastro-intestinale. Alcuni studi hanno dimostrato che questi composti possono ridurre l'incidenza di tumori dovuti all'azione di alcune sostanze cancerogene. L'attività sembra legata agli isotiocianati, molecole prodotte dal metabolismo dei glicosinolati all'interno della radice della pianta. I risultati ottenuti si riferiscono, nella maggior parte dei casi, a molecole estratte da altre piante, ma presenti anche nella Maca, ma non sono comunque sufficienti per attribuire una sicura proprietà antitumorale a questa radice.
Risultati ancora da provare sono quelli che riguardano la regolazione dell'attività endocrina, che renderebbero la Maca eleggibile per il controllo di patologie che interessano la sfera sessuale sia maschile che femminile e correlate a disfunzioni ormonali.
Non sono noti effetti collaterali particolari, ma le controindicazioni per la Maca si rivolgono a chi soffre di disturbi della prostata, come cancro oppure elevati livelli di PSA (antigene prostatico specifico) in via preventiva, così come anche alle donne in gravidanza o allattamento e ai soggetti con malattie che coinvolgono il sistema endocrino, come le patologie tiroidee. Sopratutto in caso di ipertiroidismo è bene evitare l'uso di questa radice perchè ha un elevato contenuto di iodio. Altra controindicazione della Maca è in caso di ipertensione, di donne che hanno o hanno avuto cancro al seno, così come anche in caso di patologie epatiche.
Possono svilupparsi in rari casi anche episodi di reazioni allergiche in relazione alla sensibilità individuale.
Non esiste ancora una dose standard di Maca da usare come supplemento, ma la quantità può essere diversa a seconda del soggetto e delle sue esigenze.
In generale viene assunta per un periodo di circa 12 settimane. La dose giornaliera è in genere suddivisa in 3 somministrazioni che vanno da 1,5 a 3 g. Le compresse sono in genere da 500 mg ciascuna. Anche in merito al dosaggio vi sono diverse opinioni, in quanto alcuni medici ne consigliano una quantità che va dai 5 ai 20 g al giorno.
In ogni caso, prima di assumere integratori a base di Maca è sempre bene chiedere il consiglio al proprio medico, che valuterà anche la dose necessaria.
La Maca può essere un valido alimento da usare in soggetti sottoposti a malnutrizione, fatica fisica da sport o anche nelle diete ipocaloriche, ovviamente ben bilanciate, per il suo buon contenuto di carboidrati e proteine e il suo basso livello di grassi.
Le sue proprietà di stimolatrice della fertilità maschile, così come gli altri effetti che le vengono attribuiti, non sono ancora confermati da risultati scientifici certi, ma l'esperienza d'uso positiva di diversi medici fanno sperare in un esito positivo futuro.
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