Dieta per la salute della prostata

La salute della prostata: principali patologie

La dieta può essere utile nel favorire la salute della prostata. Questo è dimostrato da diverse ricerche che hanno rilevato che un cambiamento nello stile di vita, e l'adozione quindi di uno più salutare con un'alimentazione più equilibrata, può addirittura rallentare la progressione delle forme tumorali della prostata.

 

 

La prostata è una piccola ghiandola presente negli uomini, situata dietro la vescica e dalla forma di una piccola noce. La sua funzione è importante nella produzione del liquido seminale e per il trasporto dello sperma. 

La prostata viene frequentemente interessata da due diverse patologie: il tumore alla prostata e l'ipertrofia prostatica benigna. Quest'ultima si verifica di frequente nei soggetti maschi al di sopra dei 50 anni e colpisce la regione della prostata a contatto con il collo della vescica, provocando un'ingrossamento della prostata. Questo è dovuto all'aumento del numero delle cellule che costituiscono i tessuti della zona interessata, con la conseguente formazione di noduli che si addossano all'uretra. I sintomi che la caratterizzano sono proprio urinari e, in particolare, sono l'aumento della frequenza e dell'urgenza urinaria, in particolare la notte, così come la difficoltà nella minzione e talvolta anche problemi di disfunzione erettile e sessuali. 

 

 

L'ipertrofia prostatica non è una forma tumorale contrariamente a quanto si potrebbe pensare e, nonostante i sintomi si manifestino dopo i 50 anni, il suo sviluppo inizia dopo i 30 anni. Questa patologia sembra essere connessa con l'infiammazione dei tessuti. Sono diverse le cause di ipertrofia prostatica ma una di queste sembra essere un eccesso di diidro-testosterone (DHT), ormone che viene prodotto a partire dal testosterone nella prostata e che è importante per la funzionalità della ghiandola stessa. Per la salute della prostata è importante, quindi, che ci sia un equilibrio tra la concentrazione di testosterone e di DHT all'interno della ghiandola.

Il tumore alla prostata interessa invece la parte periferica della prostata non a contatto con la vescica. Spesso non genera alcun sintomo, sopratutto nella fase iniziale della malattia e questo rende quindi difficile la diagnosi tempestiva. Per questo motivo, dopo i 50 anni, è necessario che gli uomini si sottopongano ad un test diagnostico specifico per verificare il rischio di sviluppo del tumore, a cui devono prestare particolare attenzione coloro che hanno in famiglia casi pregressi di tumore alla prostata. 

Alimenti da evitare per una prostata in salute

Vi sono cibi che sarebbe meglio evitare o ridurre per migliorare il decorso dell'iperfetrofia prostatica benigna e in generale per mantenere la salute della prostata, compresa la prevenzione delle forme tumorali.

In generale, i cibi che causano infiammazione possono provocarla a livello prostatico e quindi peggiorare i casi di patologie già in atto o predisporre verso la loro insorgenza. Fra questi alimenti, vi sono quelli ricchi di grassi saturi, come la carne rossa, i cibi industriali e già pronti al consumo, i formaggi, specie quelli molto stagionati. 

I latticini, come latte e formaggi, sono stati associati ad un aumento del rischio di sviluppare cancro alla prostata. Il motivo sembra essere non solo l'alto contenuto di grassi saturi, ma anche l'effetto ormonale di questi alimenti. Le cause sono comunque ancora da studiare ulteriormente.

 

 

La carne e i derivati, come i salumi, sono anch'essi associati, da diverse ricerche, ad un aumento del rischio di sviluppare tumore alla prostata. La probabilità sembra aumentare in caso di assunzione elevata di carne rossa dovuto ad una maggiore presenza di nitriti e nitrati e di ferro eme. Anche la modalità di preparazione sembra incrementare questa probabilità, in particolare per quanto riguarda la cottura alla griglia e al barbecue. 

Va precisato, però, che sia per quanto riguarda i latticini che la carne rossa, il rischio di sviluppare tumori alla prostata è connesso con un'alimentazione che prevede l'assunzione di questi alimenti in elevate quantità, senza l'introduzione di sufficienti porzioni di alimenti vegetali. 

Altri alimenti infiammatori sono la birra, gli insaccati e alcune spezie, come peperoncino e pepe, ma anche superalcolici, caffè e crostacei. In particolare, caffè e alcol tendono ad incrementare la necessità di urinare portando quindi all'aumento dei sintomi legati all'iperplasia prostatica. 

Gli alimenti citati sopra andrebbero evitati in chi è soggetto a frequenti irritazioni alla prostata, mentre chi non ne soffre deve comunque prestare attenzione ad un loro consumo troppo frequente. 

Altri alimenti da ridurre sono quelli ricchi di zuccheri e di acidi grassi omega-6, che possono agire come pro-infiammatori. Fra questi abbiamo le carni conservate, gli insaccati e i salumi, le uova e i cibi fritti, tutti alimenti ricchi anche di acidi grassi saturi, ma anche i dolci e le bevande zuccherate.

L'alimentazione consigliata per la salute della prostata

Oltre ad una riduzione o eliminazione, a seconda dei casi, degli alimenti infiammatori, è importante anche che l'alimentazione fornisca i necessari nutrienti che favoriscano la funzionalità intestinale. Infatti la stipsi o diarrea cronica possono portare ad un'irritazione della ghiandola prostatica e determinare l'insorgenza di situazioni patologiche. Le fibre, quindi, svolgono un ruolo importante nel favorire la regolarità intestinale, così come anche i probiotici, presenti in alimenti fermentati come lo yogurt o il latte fermentato. 

Per l'alta concentrazione di fibre, cereali integrali, verdura, legumi e frutta svolgono un ruolo importante nell'evitare la stitichezza cronica, favorendo quindi la salute della prostata.

Inoltre, anche un'adeguata idratazione è importante per la salute della prostata perchè favorisce il benessere e il buon funzionamento di questa ghiandola, oltre che importante per la prevenzione della stipsi. 

Nel caso di ipertrofia prostatica e di tutte quelle patologie connesse con la prostata infiammata, come il tumore alla prostata, gli alimenti antinfiammatori svolgono un ruolo importante per la terapia. Gli acidi grassi omega-3 sono quindi importanti a tal scopo e devono essere forniti in adeguata quantità attraverso la dieta. Vanno quindi introdotti con regolarità il pesce, in particolare salmone, sgombro e sardine, semi oleosi, come i semi di chia, e frutta secca come le noci, che contengono un buon quantitativo di acidi grassi polinsaturi. 

Inoltre, anche la verdura, la frutta, i legumi, sono utili per la prostata perchè, oltre ad un buon contenuto di fibre, hanno anche antiossidanti e molecole antifiammatorie, presenti anche nell'olio extra-vergine di oliva. Uno studio ha dimostrato, infatti, che una dieta ricca di vegetali e frutta può essere utile nel diminuire il rischio di sviluppare tumore alla prostata.

In particolare, tra i vegetali, il pomodoro essendo ricco di licopene, una molecola antiossidante, risulta salutare e protettivo per le cellule dei tessuti della prostata. Sono ricchi di antiossidanti anche i frutti di bosco, come fragole, mirtilli e lamponi, così come anche vegetali come i broccoli e tutte le crucifere, come cavoli, cavolfiori, cavolo verza. 

Gli agrumi, come limoni e arance, hanno un alto contenuto di vitamina C che come sappiamo è antiossidante e agisce quindi contro i radicali liberi che possono causare danni cellulari. 

Vi sono alcuni cibi che influiscono positivamente nella quantità di testosterone e di altri ormoni. Fra questi vi è la frutta secca, i crostacei, i molluschi e i legumi, che hanno una quantità importante di zinco. Questo minerale aiuta nell'equilibrio tra testosterone e DHT, evitando l'eccesso di quest'ultimo.

 

 

 

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